Cammarata – parte 2 di 4

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La trattoria di Giacomino ha come specialità i piatti a base di pesce. Probabilmente non si può annoverare tra le più eleganti di Trieste, ma di sicuro la nomea maturata tra i residenti e qualche buongustaio proveniente da fuori ne fanno un luogo ben frequentato tutti i giorni della settimana.

Fregula con le vongole, pasta con le sarde, linguine ai gamberi e, naturalmente, gli spaghetti ai frutti di mare rappresentano il fiore all’occhiello dei primi.

Vito Cammarata era seduto aspettando il piatto di spaghetti ai frutti di mare. Senza ombra di dubbio il suo preferito tra le gustose portate sfornate dal compaesano Giacomino.
Si alzò subito con un ampio sorriso dal tavolo cui prendeva posto notando l’arrivo di Mario Santalea
«Mario… vieni, vieni… cominciavo a chiedermi quando ti saresti fatto vedere…»

Il poliziotto rimase perplesso nel ricevere quello che somigliava un eccesso di cordialità da parte del suo commissario.
Ma in fondo era abituato alle stranezze dell’ufficiale. Uomo spesso riconosciuto per repentini sbalzi di umore non sempre totalmente comprensibili a chi gli stava accanto.
In questo giocava una parte fondamentale il suo temperamento mediterraneo e siciliano.

Gli imprevedibili mutamenti di carattere non avvenivano comunque senza una ragione, e Santalea si sentiva a disagio ben sapendo la cosa.
Con fare incerto e cauto, il lungo e smilzo gendarme si avvicinò al suo superiore
«Mi dispiace, Vito… Purtroppo non sono riuscito a liberarmi prima. Sto seguendo le indagini sul furto di quelle auto nel quartiere adiacente ai Filippini e…»

«Non preoccuparti! Prima il dovere, eh! Vuoi che non lo sappia io, Mario..?
Accomodati…. ti faccio portare un piatto di pasta ai frutti di mare anche a te, vero?…»

«Beh… avrei un certo appetito infatti, ma…»

«Giacomino, Giacomino! Ce ne porti uno al mio collega, per cortesia?… Grazie!»
ordinò ad alta voce il commissario senza lasciare al sottoposto il tempo di terminare la frase.

«Come li prepara lui questi spaghetti non li prepara nessuno! Però…» disse avvicinandosi con aria complice e soddisfatta «…sono riuscito a carpirgli ormai gran parte della ricetta. Un ingrediente un giorno, un passaggio il giorno successivo, un altro ingrediente il giorno appresso… Secondo i miei programmi entro la fine del mese dovrei riuscire a prepararmeli a casa tali e quali!»

Si diede una veloce grattata alla nuca tormentandosi i capelli rasati corti e prese la bottiglia del vino bianco offrendone un bicchiere all’ospite, per poi riempirsi il proprio
«Non è affatto facile dargli quel tocco in più, sai?
Ci ho provato tante volte in cucina e, sebbene modestamente mi ritenga un discreto cuoco, mi sfugge quel.. quel certo… sapore finale che trasforma un buon piatto in un piatto superlativo come questo!»

Cammarata assunse un tono più serioso che gli fece socchiudere leggermente gli occhi celesti. Sporgendosi in avanti con aria da confabulatore aumentò ancor più incisivamente la differenza di statura detenuta nei confronti del sottoposto
«In realtà, Mario, certi segreti gastronomici fanno la fortuna di trattorie come questa. Perchè alla fine non è lo spicchio d’aglio, i pomodorini, le vongole o le noci o le cozze a differenziare i miei spaghetti da quelli di Giacomino.
Anche io utilizzo il pesce fresco, le mie dosi di olio d’oliva, il sale ed il pepe esattamente come fa lui…
Ma sai quale davvero è la differenza?..»

«….Non saprei dirti, Vito…»
disse di rimando l’allampato poliziotto sempre maggiormente confuso dai discorsi del superiore.

«Beh, è presto detto; il segreto consiste nel trovare l’armonia d’insieme!
La perfetta quantità di uno e dell’altro ingrediente, i giusti minuti di cottura, la qualità delle singole parti!
Se soltanto uno dei pezzi è fuori posto, se è fuori regola, se è insufficiente, non otterrai mai lo stesso risultato!»
rispose l’ufficiale appoggiando nuovamente la schiena contro la sedia imbottita in paglia e gesticolando irrequieto.

«Vedi.. l’arte culinaria è esattamente identica a qualsiasi altra cosa, riuscita o meno, al mondo.
Tutto ha bisogno della sua armonia, del giusto equilibrio tra le varie componenti per riuscire a raggiungere il risultato migliore.
Tra le sculture, tra i palazzi… persino tra gli organi di polizia!»
aggiunse accennando una risatina smorzata.

Mario Santalea prese a sudare.
Non per la temperatura estiva o per quella interna al locale. Il sudore del poliziotto usciva copioso per le parole che temeva di sentire.

«Se i poliziotti non agiscono esattamente come la ricetta ai frutti di mare del nostro bravo chef… ci scappano i piatti insipidi, malriusciti. Il commissariato diventa tale e quale ad una trattoria dove il cuoco cucina sbagliando le portate.
Ecco allora che la trattoria perde i clienti… ed il commissariato perde la fiducia e la credibilità dei cittadini..».

Il poliziotto si asciugò la fronte con un fazzoletto e deglutì.

«Ora.. io so che gli ingredienti, come i poliziotti, possono non essere sempre di prima scelta. Però non posso neppure permettere che una porzione dell’insieme mi vada a guastare il resto.
Ci siamo capiti, Mario?…..»

Santalea si sentiva come il pesce della frittura appena tolto dall’acqua.
Boccheggiava alla ricerca delle giuste frasi, ben sapendo che non poteva sfuggire ormai al fuoco cui era destinato
«Vito, sono sempre stato un bravo poliziotto. Ho sempre fatto il mio dovere, lo sai anche tu… Mi sono sposato, ho un figlio, ho messo la testa a posto.. te lo giuro, Vito! Non ho fatto mai nulla per giocarmi la tua fiducia, credimi.. qualsiasi cosa ti possa essere stata detta… sono perfide illazioni!»

Cammarata avanzò la mano destra con un gesto chiaro e secco
«Tua moglie e tuo figlio non centrano nella questione. Però sono gli unici a salvarti ancora il culo, per il momento, o ti avrei già preso a calci da qui fino a dove non vivono neppure i pinguini. Cosa per te non ancora scampata… a seconda di quanto mi dirai sulla slovena Ana!»

Il poliziotto sbiancò in viso e sentì un brivido freddo percorrergli il corpo da capo a piedi.

Pochi istanti dopo comparve il cameriere con gli spaghetti ai frutti di mare
«Mangia, Mario… altrimenti si raffreddano!» lo invitò il commissario con tono amichevolmente ipocrita ed immergendo la forchetta nel proprio piatto.
Era tornato radioso in viso come Santalea lo aveva veduto appena entrato nel locale……………………….

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Autore: Keypaxx © Copyright 2007. Tutti i diritti riservati.

87 risposte a “Cammarata – parte 2 di 4

  1. Mi sono innamorata di Vito!!!!
    E m’è venuta fame e sono ancora le 10 del mattino, accidenti!
    bellissimo l’excursus di Vito per arrivare a dire quello che doveva dire all’inconsapevole,
    piaciuto un sacco.
    bacio

    Antonella

  2. Cozze…datteri di mare…vongole…canocchie…FAAAAAAAAMEEEEE!!!

    Hahahaha!! Sai che mia nonna abita ai Filippini!? Di Verona però…
    Miii che fame mi hai fatto venire con le tue succulente descrizioni…

    Smauaaaaaaakkkkete!! ;***

    Ciao alienucciccio!!

  3. Come sempre un racconto mozzafiato, il famoso poliziotto sospettato lì davanti a lui e tutta quella disquisizione sull’arte culinaria….. Per non parlare della foto… a quest’ora ho un certo languorino…. Bravo.
    Ma tu li sai cucinare gli spaghetti allo scoglio????

  4. Niente male veramente, ma nel piatto, c’è troppo “sughetto”… 😉

    Il racconto è al solito scorrevolissimo, manco ti accorgi di quanto stai leggendo, ma claramente, ti fermi sempre un istante prima del dovuto, bella suspence Alieno 😀

  5. Non solo mi lasci appesa con la curiosità di ciò che si diranno , ma mi fai venire anche una voglia incredibile di un bel piatto di spaghetti ai frutti di mare con vermentino ghiacciato su una terrazza che da sul mare !

    perrrrrrrrrrrrrrrfido!!!!!!

    bacione , Key .

    Linda

  6. Fantastico il paragone tra gli ingredienti e il poliziotto!
    Io però,come sai, non gradisco il primo piatto! 😉

    Comunque questa storia è molto bella…del resto come poteva essere altrimenti???
    Un bacione e buon Venerd’ sera!!!

    ^____________________^

  7. Anche io amo i primi piatti!!!
    8-9
    Pasta ai carciofini (tagliati fini che ho la boccuccia piccina piccina..), riso ai zucchini, cannoli al cetriolo, lasagne ai piselli…
    Hmmmmmmmm….
    8-9

  8. Oddiomio… ma ti sembra sistema di accogliere le visite, questo???
    Io adoro i piatti a base di pesce, ed il mio fornitore di fiducia, ( un Angelo! ) mi aiuta a soddisfare questa mia sfiziosa abitudine, rifornendomi di pesce fresco 2 volte alla settimana, e… giù, scorpacciate!
    Quella “fregula” mi riporta ai profumi e ai sapori della mia terra natale… insomma una serata dolcemente nostalgica. Grazie!
    Ma ora lascio sul piatto le posate e proseguo nel leggere il tuo post. Intanto, lette queste 2 prime “portate” attendo le prossime due, e poi, il mio commento sarà immediato e sarò intransigente! :-))))
    Felice week-end, carissimo Key
    Un abbraccio e un baciottone,
    Giulia

  9. Beh… claro, anche a me piace molto condita, ma gli spaghetti allo scoglio, con troppo sughetto, rischiano di scuocere nel piatto stesso visto che per essere buoni, devono essere saltati in padella stessa insieme ai frutti di mare…

    p.s. m’hai fatto venire una voglia di spaghetti allo scoglio allucinante.. vediamo che trovo oggi pomeriggio al supermercato va… magari mi passa un pò l’incazzatura O_o

    Buon fine settimana Keypazz 🙂

  10. @ventidiguerra

    😀
    Noto che i piatti a base di pesce hanno risvegliato la tua brama culinaria che non conoscevo. Oltretutto non è facile cucinarlo (nel modo migliore) per sfornare piatti adeguati..
    😉
    Beh, spero che nelle successive due parti tu possa trovare le posate adeguate, dunque..
    😀
    Un bacione a te di buon fine settimana!
    ;*

  11. @Arsek

    Beh, incazzatura a parte ti invidio!
    ;D
    Io mi accontenterò di un “semplice” e veloce piatto di spaghetti aglio olio e peperoncino (che adoro).
    E vabbè, son peperoncinato di mio.. ma van sempre bene!
    ;-P
    Buona magnata di fine settimana, elfo!
    🙂

  12. Beh Key, non è detto che li prepari… da buon siciliano e da discreto pescatore so riconoscere un buon pesce.. quindi se non trovo niente che mi piace, vado di semplice carbonara o amatriciana.. buh O_o

  13. Questo commissario mi piace ha un bel carattere…ed io adoro i tuoi racconti…ma questo lo sai ;P…poi oramai mi hai fatto venire in mente Moltalbano quando figuro il commissario vedo lui….però mi chiedevo…ma te Key…di dove sei??? Di quelle zone??

  14. @LaToNaScOsTo

    Sarà che vedi l’iconcina in alto a sinistra con dentro Luca Zingaretti??
    ;-P
    Io sono un cittadino del mondo. Per la precisione: dello spazio!
    No?
    ;-P
    In ogni caso, se potessi, mi trasferirei subito in Sicilia..
    Salutoni!
    🙂

  15. Posso essere sincera? La cosa che mi ha attratto “istintivamente” di questo post è stato il piatto di spaghetti ai frutti di mare, uno dei miei preferiti. Poi l’ho anche letto il post e devo dire che scrivi davvero bene. Hai un blog d’ impostazione K-Paxiana, il che è fantastico. Kevin lo è ancora di più!
    Tornerò volentieri… a presto e…
    ” salutami Vito”
    😉

  16. @LimaNera

    E benvenuta a te!
    ^____^
    certo che puoi essere sincera; è anche il mio capitolino preferito questo!
    😉
    Ti ringrazio per i complimenti e spero di riaverti presto da queste parti!
    Vito aspetta per preparare un piatto ai frutti di mare ai nuovi amici!
    ^____^

  17. E’ tutta una questione di fiducia la vita, è un cerchio… e come se ne esce beh è difficile rientrare… cmq caro keypaxx… nn credo che riuscirò a mantenere fede alla promessa fatta e dopo aver letto ieri la prima parte e la seconda oggi… mesa che una sbirciatina alla terza gliela do :o)

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