Prot – file 4 di 13

Mark sentiva le voci. Le voci gli avevano detto cosa fare e come farlo. Gli avevano permesso di trovare il momento opportuno per lasciare la sua cella e la prigione. Lo avevano protetto e guidato. Ma erano strane. Si facevano sentire in modo imprevisto. Arrivavano senza una pianificazione precisa e predisposta. Perlomeno non secondo i tempi scanditi da un normale orologio.
Potevano restare assenti per intere giornate. Quindi ritornare più volte nello stesso giorno.

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Quando avveniva, Mark non era la stessa persona di sempre. Riusciva a mantenere la sua indole. L’aggressività. Ma, quello che faceva, non era più governato dalla sua testa. Inseguiva un filo sottile. Una sorta di traccia preesistente. Quel che restava nella sua mente oltre a ciò era pura confusione.
All’inizio riteneva si trattasse di una sorta di giustizia divina. Magari mandatagli dal padre, un religioso, per permettergli di scontare le uccisioni perpetrate nella vita.
Poi comprese però di essersi ingannato. Le voci non lo guidavano verso un’improbabile redenzione. Lo usavano. Dalla fuga all’irruzione armata nel Siestahombre. All’utilizzo della forza per minacciare degli ostaggi. Poi tutto era diventato più indistinto. Un sottile strato di ovatta e polvere che lo avvolgeva come un manto insidioso.
Rammentava solo di aver pianto. Qualcosa o qualcuno lo aveva indotto a farlo. Forse le voci stesse in un autodafé per quanto compiuto sino a quel momento. O forse no. Non sapeva cosa volessero esattamente da lui. Sapeva però che riuscivano ad ottenere qualsiasi cosa. Erano forti. Più forti di quanto lui fosse mai stato. Più pericolose delle armi che usava. Gli parlavano dapprima in modo lento, sinuoso, appena percettibili. Poi in un crescendo di diapason, in una cacofonia che gli martellava l’udito. E Mark non aveva altre scelte se non quella di eseguire il volere delle voci.
Ora era ammanettato. Sopra un furgone della polizia con degli agenti armati a controllarlo a vista. Lo percepiva più che vederlo veramente. Quando l’ovatta formava dei leggeri spiragli di luce. Avrebbe desiderato chiedere agli agenti che gliela togliessero. Ma il suono gli moriva in gola da quando lo avevano preso in consegna. Eppure non poteva sopravvivere in quelle condizioni. Non poteva essere il burattino di nessuno. Lui era Mark Littercrown. Rispettato e temuto dagli altri galeotti. Si era fatto un nome nell’ambiente. Un marchio insanguinato che capeggiava indelebile sulla fronte. Improvviso, giunse un altro spiraglio. Vedeva chiaramente l’ambiente circostante, adesso. Comprendeva di avere le mani dietro la schiena ma le gambe libere. Seduto su un lato del furgone, in mezzo a due agenti vigili e due altri di fronte. Si piegò su se stesso. Come se una tremenda fitta gli avesse colpito lo stomaco. Quando uno degli agenti davanti a lui si chinò cautamente per controllare le sue condizioni, fece scattare il suo piano disperato.
Con una terribile testata colpì la guardia in pieno volto, facendola crollare a terra dolorante. Le due ai fianchi lo presero per le braccia cercando di trattenerlo con la forza. Inutilmente. Sollevando di scatto le gambe scagliò lontana anche la seconda guardia di fronte, con un’altra testata si liberò della terza al suo fianco. La sola rimasta illesa cercò di trattenerlo da dietro, stringendogli le braccia attorno alle sue, schiacciate sul tronco. Con un’energia erculea, il prigioniero si alzò di scatto. Usò il proprio peso per sbattere più volte l’agente contro la paratia in ferro. Liberandosi anche da quest’ultimo. Uno di quelli a terra si attaccò alle gambe ed un secondo si stava già rialzando, ma ormai l’assassino era riuscito ad afferrare un uzi. Pur senza riuscire a mirare, con le mani dietro la schiena, esplose una raffica a ventaglio. Urlando. L’attimo successivo, il veicolo prese a sbandare ed uscì di strada rovesciandosi sul suolo accidentato. Strisciando per diversi metri prima di schiantarsi contro delle rocce vicine e prendere fuoco…

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Autore: Keypaxx © Copyright 2007. Tutti i diritti riservati.

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93 risposte a “Prot – file 4 di 13

  1. Ma tu guarda… un susseguirsi di azioni al cardiopalma, fibrillazione pura! Mi ripeto, lo so, ma appannaggio tutto tuo, quello di polarizzare l’ attenzione suscitando curiosità e interesse. Una descrizione delle “azioni” veramente superba! Eh, mica da ridere… sei veramente bravissimo!
    E la storia, continua…
    Felicissima settimana e cose bellissime a te,
    Baciottoni- Giulia.

  2. @ventidiguerra

    Si, in questo file è più l’azione a farla da padrona. Ma alla fine, ne risulterà un quadro complessivo vicino al thriller..
    🙂
    Feliccissimo inizio settimana con baciotto anche a te, Giulia..
    ;*

  3. Qui la storia assume una piega movimentata e ritroviamo Mark, il killer. Sei molto abile a ripescare aspetti della storia che sembrano abbandonati. Sono convinta che non sia un caso, il ritorno in scena dell’uomo che stava per uccidere Angela. La suspence è, come sempre, molto alta. La lettura scorrevolissima e piacevole.

    Ambra.

  4. Il nostro amatissimo scrittore nn ci delude mai … inutile continuare a dire che la storia sì stà accendendo di colpi di scena … immagino l’esplosività degli altri file 1bacione di buona giornata …..

  5. quì è fantastico…..posso leggere qualcosa di bello e interessante senza correre il rischio di lasciare il librò sul comodino a riempirsi di polvere…..
    appena ho più tempo leggo tutto tutto…..
    e grazie per l’ìinvito che ho ricambiato…..
    anzi….mi permetti il tuo “linkaggio”?
    a presto, baci…..

  6. l’avevo già letto ieri, ma non commentato… mi ricorda Tom Clancy per le scene d’azione. Lessi un solo libro.

    PS: non sono d’accordo sui sondaggi key, chi scrive, scrive quello che sente e il pubblico si adegua… io la penso cosssìì
    baci moon.ellaaaa

  7. @Dreamt

    Soddisfazione…? uhmmm.. soprassediamo..
    😀
    Ecco; i bacetti son bene accetti.
    🙂
    Se li accompagnassi ad un massaggio thailandese, egiziano, cinese, europeo o chessò io per liberarmi della mia odierna cervicale…
    Smuackkkkk
    ;***

  8. @catwomandark

    Un nuovo serial su raidue che, finalmente, riscatta una delle mie attrici preferite, che sinora ha raccolto molto meno di quanto meritasse; Jennifer Love Hewitt.
    Parla di esoterismo e spiritismo in genere.. in America è già un cult!
    🙂

  9. @goodnightmoon88

    Clancy..? Uhmm.. non è la prima volta che viene citato. Può darsi. Anche se, di sicuro, non è tra i miei prediletti..
    😉
    I sondaggi li utilizzo per condividere e conoscere le idee di chi legge. Ma non assolutamente per modificare, adeguare o cambiare storie. L’ossatura dei racconti è già pronta prima di quando inizio a postare..
    Baci ‘mOOn_elli..
    😉

  10. Umberto Eco, Giorgio Faletti, Oriana Fallaci, Licia Troisi, Stephen King, Terry Brooks, Marion Zimmer Bradley, Christopher Paolini… di questi ho almeno una copia ciascuno, di alcuni molte più copie..
    Compro, compro..
    🙂

  11. Mhh…il mistero e l’azione s’infittiscono ed io sono sempre più curiosa…
    O Prot è l’altra faccia di Mark o la fantasia dello sceriffo…
    Non mi perderò una puntata del tuo bellissimo romanzo, intriso di fantasia, bei sentimenti e azione!!
    Un bacione a presto!!

  12. Key…mi sono fatto una full immersion e devo dire che la storia sta prendendo contorni sempre più misteriosi!!!!
    Mi piace e fila che è una favola!!!
    Purtroppo ultimamente ci sono poco..ma come posso vedo di rimettermi in paro!!!!!!
    Ah..ho saputo di Benoit…beh siamo abituati a vedere i wrestler riempirsi di botte fino alla morte…ma quando poi muoiono veramente…ed in quel modo…capisci che c’è un baratro tra la finzione televisiva e la realtà!!!!!

  13. @LaToNaScOsTo

    Ottimo. Spero che non fili via troppo spesso tu, allora..
    😉
    E ricorda di lasciarmi un commentino, quando passi. Sempre.
    Sono il sale della vita per un blogger!
    😉
    Di Benoit, che dire.. non mi va di parlarne.. per motivi poco simpatici.
    Spero solo che non sia tutto vero, quello che stanno dicendo in queste ultime ore…
    😦

  14. ;-D
    Le arti orientali non le conosco ma le ho provate e ti dico che il “classico” massaggino Thai è tutt’altro che piacevole… tutte le ossa che scricchiolano doloreeeeeeeeeeeee! Fosse almeno alternato…

    Buona giornata a te Key!
    ;-******

  15. …dando appunto un’occhiatina…brano stilisticamente accattivante…ritmo sostenuto e sincopato che ben riproduce lo stato di tensione emotiva dei personaggi…mi sembra quasi di percepire il battito cardiaco accelerato di Mark…mi piace come giochi con le parole e la punteggiatura…la scelta del nome Mark Littercrown interessante come rimando simbolico di devianza ed emarginazione…
    …non conosco ancora tutta la storia ma…complimenti!!!!!
    🙂

  16. @Muirgen

    🙂
    Si, questo, insieme al primo, per ora, è un file dal ritmo più sincopato ed accellerato.
    Dove la tensione emotiva gioca un ruolo fondamentale.
    Come osservi anche tu (e complimenti a te per la profondità di scrutamento), cerco di dare un senso preciso ad ogni particolare. Dai nomi alle caratteristiche dei personaggi, dai luoghi alle ambientazioni..

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