Scacchi da Clown

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«Sai davvero giocare a scacchi?»
Chiede di sottecchi, con una ferita trasversale al posto della bocca.
«Ma certo. E’ il mio passatempo preferito! Non vedi? ho sistemato tutti i pezzi come si deve.. ci sono i pedoni, i cavalli, gli alfieri, le torri, la regina ed il re..»
Giocherella con le dita, il clown, passa in rassegna le sue armi.

«Hmmm… eppure, ogni volta che gioco con te, le regole sembrano scritte sulla sabbia. E il mare è mosso sulla spiaggia.»
«Però, nonostante le regole siano labili, vuoi altre occasioni.»
Ogni lasciata è persa. Ma se si lascia dove va a finire, poi?
«Chiaro. Non amo perdere. Accade molto di rado.. e quando accade torno sempre per un’altra partita.»
«Suvvia.. ora non sopravvalutarmi; con me non hai mai perso.. hai solo abbandonato.»
«Sei un baro formidabile, lo ammetto. La creatività mi diverte, è il solo elemento che spezza la noia e la ripetitività..»
Potrebbe quasi giurare che si stia passando la lingua sulle labbra. Cosa c’è di più ambito di una vittoria laboriosa?
«Una volta sono esplosi i pezzi ed hai fatto piovere le margherite, un’altra hai organizzato un concerto di violini cambiando le posizioni sulla scacchiera mentre ero girata, quindi hai messo le ruote al tavolo e mi hai trascinata a vedere il sole di mezzanotte a Finnmark… mi domando cosa questa volta escogiterai per…»
Strabuzza gli occhi, inizia a scuotere la testa, sa di essere nuovamente sconfitta «…No, non ci credo..»
Il pedone si apre sulla sommità, un faccione da clown guizza fuori, collegato con una molla a spirale.
Tra le labbra un biglietto e la musica di un carillon sullo sfondo

«..Non ci credo… mi hai augurato.. buon compleanno? A me?!?»
«Immagino che anche tu abbia una data di nascita; perchè no?»
Resta ammutolita, come sempre. In fondo sa di adorare quello sfrontato pagliaccio. Infine ride, e ride di gusto come le capita solo con lui.
Quindi si alza, tornerà poi.

La morte lo fa sempre.
Conviene mettersi all’opera per il prossimo sberleffo.

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Autore: Keypaxx © Copyright 2008. Tutti i diritti riservati.
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122 risposte a “Scacchi da Clown

  1. Una partita a scacchi con la morte, e lui il clown cambia le regole del gioco. Regole scritte sulla sabbia.
    Lei non ha mai perso, solo abbandonato. Lui l’ha sempre stupita.
    Tornerà, torna sempre e lui di nuovo la stupirà.
    Sei un grande non c’è che dire.

  2. Il fondo vivere è una sfida continua alla morte, no?..che arriva all’improvviso..”avrà le tue labbra e i tuoi occhi..”
    Ma improvvisamente il meccanismo si puo’ rompere ..e la partita è rimandata!
    Molto bello cio’ che scrivi, Key!;-)
    Buon fine settimana..ancorchè sotto la pioggia!!
    Besos
    Dori

  3. #4
    monicamarghetti

    Follia si. La parola giusta. Ce ne vuole un pizzico ovunque per fare breccia e superare gli schemi a volte rigidi dell’essere. Sta a noi rimandare.. con un sorriso.
    🙂

  4. “E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca.
    Dare un senso alla vita può condurre alla follia ma una vita senza senso è la tortura dell’irrequietudine e del vano desiderio.”

    K.

  5. Meraviglioso clown!!! grande sei…anche la musica di un carillon sullo sfondo…ma è super!! è da molto che non gioco a scacchi e mi piacerebbe una partita col tuo clown fantasioso… che bella la vita!! e quel che offre la morte?! forse potrebbe essere ancor più bello!! è tutto da scoprire…
    dolce notte…un bacio
    giuli

  6. Non è facile cambiare le regole del gioco. Mi chiedo se chi si beffa della vita, sia in fondo chi non ha nulla da perdere… o invece sia un folle, un pazzo in libertà, scappato un giorno da un manicomio! ;-P

    Buona serata Alberto.
    ;-***

  7. Sono molto colpita da questo post…
    lo associo, anche se solo alla fine si parla della figura della morte al fim
    “il Settimo Sigillo”, l’argomento è intrigante…
    Complimenti Keypaxx!

    Buon inizio settimana! 🙂
    e un sorriso
    Cri. (kulkik)

  8. sai Key, non so giocare a scacchi, e questo una volta mi è stato indicato come un qualcosa di negativo, perchè non “so aspettare, non so prevedere la mossa dall’altro” mi è stato detto.. come se fosse una colpa.. e soprattutto non tenendo conto che chi parlava, poi, ha fatto come il clown.. ha cambiato le regole del gioco mentre si giocava:-(
    buona giornata
    Viv

  9. Mi piacerebbe tantissimo imparare a giocare a scacchi, è un gioco che mi affascina!
    Una partita con la morte…interessante…io credo non si debba aver paura,e il clown affronta molto bene questa partita!

    Un bacio per un buon inizio settimana!

  10. E’ molto bello questo post.
    Molto interessante.
    Non so perché faccio una strana associazione
    il film “il Settimo Sigillo”; forse perché anche lì c’è la morte che gioca a scacchi con un cavaliere Antonius Block, al ritorno da una crociata, in Danimarca, dove imperversa la peste. Pare che sia il gioco preferito della morte.
    Solo che lui nella partita ha delle regole e gioca la sua vita.
    Il cambiare le regole e gli imprevisti creati dal clown, li trovo geniali.
    E anche questa associazione clown che con tutti i suoi giochi interrompe il gioco più importante….
    Ti trovo geniale!
    Buon inizio settimana e un sorriso!

    Cristina- Kulkik

  11. #30
    giuli1

    Quesito interessante il tuo.. cosa offre la morte? sul piatto non vi è alcuna offerta concreta e non lascia trapelare nulla. Che l’ignoto possa dare di più di quanto arriviamo a conoscere, tuttavia, nessuno lo può garantire.
    Baci per te.
    🙂

  12. #41
    utente anonimo-Cristina- Kulkik

    Premetto che il film che citi non lo ho veduto. Ma dalla descrizione che ne fai parrebbe molto stimolante. Per il mio racconto posso solo scriverti che sei molto generosa nei complimenti, e te ne ringrazio.
    Un sorriso ed il buon inizio settimana per te.
    ^____^

  13. Mi hai ricordato “Il settimo sigillo”…
    Ma qui si parla di morte, di venti del destino, di alzare le vele…ma tu non eri comodamente seduto in attesa che cominciasse una certa proiezione?
    ;)*

  14. La mia non è generosità, ma ti leggo sempre molto volentieri, e questo credo sia uno dei post più intriganti che hai scritto.
    Ti dirò il film che vagamente associare l’idea della partita a scacchi con la morte è in Ingmar Bergman del 1957, ma chissà credo che tanti altri abbiano avuto la stessa idea, forse per esorcizzare l’idea stessa della morte, forse sarà un archetipo…ma che importa, qua l’idea eè tutta tua.
    Non so chi ne sia stato lo sceneggiatore o da chi abbia preso l’idea il grande regista, comunque questo significa che ti annovero tra i grandi!
    E scusami non volevo assolutamente dire che avevi preso l’idea di un film che molto probabilmente le nuove generazioni non hanno veduto.
    Anyway Great Alberto!
    ciao
    Cri-Kulkik

  15. ciao keypaxx il tuo pensiero mi dà serenità xche ad una fine c è un principio in ogni cosa…ed è meraviglioso scoprirsi di nuovo…gli scacchi si ho giocato tante volte…ma la vita un gioco migliore bacio elisa

  16. #60
    utente anonimo-Cri-Kulkik

    Le idee (tutte le idee di qualsivoglia scrivano), sono filtrate dalla sua formazione umana e scolastica. Capita sovente che le migliori ricordino quelle di altri, ma lo trovo piuttosto normale:
    se qualcosa riesce bene è chiaro che non si ha la certezza che non sia stata sfruttata prima da altri (abbiamo pur sempre migliaia di anni di storia alle spalle).
    Mi sarebbe parso perciò strano che qualcosa di simile non fosse già stato scritto prima. Per quanto mi riguarda non ci faccio neppure caso:
    scrivo quello che sento.
    Se poi è stato già sentito e non ne ero a conoscenza; pazienza.
    Si ha sempre qualcosa in più e di personale da aggiungervi.
    Ciao a te.
    🙂

  17. #65
    monicamarghetti

    Se intendi giocare a scacchi mi sa che vinci facile. Ma forse a dama posso darti del filo da torcere!
    😉
    Si, sole dentro e fuori anche per me.
    Beh, certo, fuori, molto più di ieri..
    Bacioabbraccio monicoso.
    *______*

  18. #70
    GiardiniDiMaya

    I geni stanno solo nelle lampade o nelle bottiglie.. e io le bottiglie le so solo riempire con fogli stropicciati, Marina. Ma ti ringrazio per i generosi complimenti.
    Un abbraccio per te.
    ^___^

  19. Strepitoso scacco matto senza regole! In questa partita senza promossi nè bocciati, siamo tutti rimandati a quando non avremo più niente da dire, più niente con cui stupire.
    Il “senso sciocco” del clown, si potrebbe dire, è la sua vera salvezza!
    Del resto anche l’oscura Signora per far parlare di sè deve sedersi al tavolo della vita. E la vita a volte sa sorprendere..

    Ti abbraccio forte Key, davvero incantata, pezzo delicato e lacerante insieme..
    Baci, Elisa

  20. #85
    elilaw

    Poter impostare le proprie controregole in una partita che ci appare persa in partenza, credo sia il sogno di chiunque. Occorre sorprendersi in ogni nuovo giorno che viviamo.
    Un abbraccio forte anche per te, Elisa.
    🙂

  21. Caro Keypaxx ma tu viaggi molto…forse i viaggi più belli sono quelli che si desiderano prima per molto tempo…forse anche viaggiare e avere il coraggio di farlo è vincere ogni volta la partita a scacchi di cui parli. ti ho risposto nel mio blog. un sorriso. L

  22. #104
    utente anonimo-L

    I viaggi desiderati a lungo si vivono intensamente nei pensieri ancor prima che nella loro fisicità. Ed il coraggio di affrontare le sfumature del nostro quotidiano a testa alta è partita a scacchi che si ripete, giorno dopo giorno.
    Un sorriso a te.
    ^___^

  23. Un racconto che…. coinvolge…
    gioco a scacchi… con la Vita.
    Ho imparato che c’è una sola “figura” che ti permette di sottomettere e vincere…
    A volte, la concedo, per Amore… o per Passione…

    Un bacio arrivederci a presto, peccato che non posso portare la tua genialità tra quei bimbi…
    il tuo sorriso sarebbe (seppur una panacea) la cosa più meravigliosa!!!!
    Credimi… sei GRANDE.
    :-)claudine

  24. #118
    claudine2007

    La vita è una partita continua, un procedere di direzioni e strategie, soste e cambi di marcia, fortuna e volontà.
    Un abbraccio a te e grazie per i generosi complimenti.
    🙂

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