Zava • brano5di11

Erano tempi oscuri quelli che Natasha Zavarovna vedeva dispiegarsi davanti a sè. Tempi che si raggomitolavano come l’elastico di una fionda si tende per flettersi nel lancio del sasso. E quel sasso, pesante quanto un macigno di proporzioni inaudite, era stato scagliato quel giorno lontano del 1941, il 13 luglio. Nella numerologia un numero che “porta bene” secondo alcuni, ma che “porta male” secondo altri. Era stato allora, nello scantinato di quell’edificio, in uno stanzino adibito a laboratorio, che lo aveva conosciuto. L’uomo-topo era stato di parola, da quel punto di vista, per lei e per la sorella più piccola c’era stato dell’altro cioccolato. Ma come già intuiva in quegli anni cupi nessuno fa niente per niente a questo mondo, e il cibo che era l’oggetto più importante per le due sorelle divenne un premio effimero e insignificante. In quel laboratorio, in mezzo ad ampolle di vetro e a tavoli con gabbie occupate da piccole cavie, tra odore di chiuso e di componenti chimici, Natasha Zavarovna la sorella maggiore venne a patti con il destino. Le raccontarono che stavano studiando nuove cure per le malattie portate dagli invasori della guerra, le raccontarono che dei piccoli corpi potevano offrire nuove possibilità di sviluppo per tutto il popolo russo, le raccontarono che aiutando i dottori a preparare nuove provette avrebbero avuto diritto a molti giorni di cibo e non soltanto di cioccolato, le raccontarono che avrebbero condiviso un rifugio sicuro e una stanza con dei letti per riposare tranquille la notte. E di tutto quel che le raccontarono a Natasha importava molto poco, aveva imparato a sopravvivere giorno per giorno, aveva imparato che i grandi sono capaci di bugie ancora più grandi. Ma aveva anche capito che per lei e la sorella c’era la possibilità di un po’ di respiro, di un rifugio e di qualcosa da mettere sotto i denti. Anche oggi, mentre vedeva la Mosca del ventunesimo secolo animarsi fuori dal finestrino del suo taxi, era certa di una cosa; che per quanto il prezzo da pagare fosse stato alto, probabilmente lei e la sorella non sarebbero sopravvissute senza quella oscura occasione piovuta dal cielo (o dall’inferno). Eppure anche oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, non poteva scordare il brivido freddo che le carezzò la schiena come una lama ghiacciata sfiora la pelle nuda. Quel brivido aveva un nome. E aveva anche un aspetto, un corpo e una voce. Corde vocali che modulavano parole con la stessa abilità con cui un ragno tesse sapiente la sua tela. Quel 13 luglio 1941 Natasha Zavarovna conobbe l’uomo che segnò la Russia e le leggende che ne seguirono. Quel giorno nefasto della seconda guerra mondiale conobbe l’uomo che non voleva concedersi alla morte; Rasputin, il monaco oscuro.

Autore testi: Keypaxx © Copyright 2006-2012. Tutti i diritti riservati.
Immagini dal web © Copyright aventi diritto: “Jess” Chester Nicholls.

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106 risposte a “Zava • brano5di11

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    Un esperimento è la realizzazione di un’operazione empirica atta ad individuare, accertare o precisare qualche aspetto specifico di un fenomeno osservabile che potrebbe riguardare qualunque area di conoscenza (fisica, chimica, materiali, geologia, biologia, psicologia, economia, archeologia, …).
    (Fonte: Wikipedia)

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    Un esperimento può essere motivato semplicemente dall’interesse ad osservare gli accadimenti in maniera approfondita per migliorare la conoscenza del fenomeno, oppure dall’intenzione di studiare, validare o confutare una ipotesi nell’ambito di una teoria (o di un modello) nella quale il fenomeno può trovare spiegazione, oppure dalla opportunità di migliorare su base empirica una soluzione tecnica di un problema pratico.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @Mi….semplicemente

      I brividi sono sicuramente parte della storia. E, come in ogni storia che si rispetti, c’è una parte di bene e una di male.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^______^

  3. Un bel colpo di scena e non con un personaggio qualunque! Un racconto, mi sembra di capire, che ci farà conoscere il lato oscuro della Storia. Bello, mi piace!
    Non so a cosa andranno incontro le due sorelle, ma quello che si intuisce è il carattere molto forte di Zava, una bambina già cresciuta, con uno spiccato senso di protezione verso la sorella.
    L’esperimento forse in questo caso è qualcosa di molto grande, complesso… forse immortale?
    Sù, sù, il seguito… presto! 🙂
    ***

    • @Rosy

      Felice che sia di tuo gradimento. Come ho scritto sopra, da ora in poi, la figura del monaco oscuro assumerà un aspetto molto importante nel tessuto della trama. E, conseguentemente, nel destino di Zava e della sorella.
      😉

    • @rossella

      Se ne saprà di più a partire dal prossimo brano. È proprio un attingere alla storia, quella vera, la virata di questa parte del racconto.
      Grazie per l’apprezzamento.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^_____^

  4. quello che più lascia atterriti è che quello che racconti può essere, anzi è, accaduto sia in russia che in germania. Esperimenti di qualunque genere furono condotti su cavie umane, donne uomini e soprattutto bambini, alla ricerca di chissà quale risultato scientifico. La scienza è spesso purtroppo pervasa da questi abomini. O meglio.. l’uomo e solo l’uomo è capace di tanto assurdo sadismo.
    Non condivido sperimentazioni su animali… figurati se posso lontanamente comprendere quelle sul genere umano.
    La guerra ha ucciso anche così: non solo nel corpo ma soprattutto nella mente e le tue protagoniste sono l’immagine di questo delitto.

    Un abbraccio
    Gio

    • @ste

      Questo sta a dimostrare, e te ne ringrazio per averlo puntualizzato, quanto sia talvolta sottovalutato un racconto, perchè ritenuto opera di “fantasia”, rispetto a una vicenda vissuta in prima persona.
      Un racconto è un’esperienza, qualche volta un insieme di più esperienze, che potenzialmente informano e insegnano (senza pretesa di farlo per davvero). Anche se non “vissute”, non significa che siano da “snobbare”.
      La guerra è un mostro che ha rovinato e condizionato l’esistenza di milioni di persone, in molti casi anche con abominevoli sperimentazioni su esseri umani.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^______^

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    La pianificazione di un esperimento si preoccupa di fissare le modalità affinché l’esperimento generi dati che permettano di arrivare a conclusioni attendibili. La pianificazione coinvolge diversi aspetti.
    (Fonte: Wikipedia)

  6. Letto d’un fiato… ed il ritmo diventa inquietante! L’idea è geniale [spero non ci metti troppo sadismo…] anche se con certezza è ciò che la gente desidera leggere…
    Rivedi l’immagine inserita nel primo capitolo, io non riesco a visualizzarla… (ma sto utilizzando il PC del conservatorio e non il mio privato).
    Abbraccione :-)claudine

    • @Giovannoni Claudine

      Forse ti riferisci alla “non” immagine che compare, solo come codice, al termine del brano? se si, la utilizzo esclusivamente per creare uno “stacco” tra le parole. La prima, invece, quella a inizio brano, mi risulta sia perfettamente visibile. Mi spiace se hai problemi di visualizzazione.
      Non temere per il pericolo di “sadismo”; farò in modo di non esprimere concetti troppo violenti.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^_____^

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    « La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »
    (Galileo Galilei, Il Saggiatore, Cap. VI)
    (Fonte: Wikipedia)

  8. Sera Keypaxx.. tu scrivi, tu tessi la trama e confido in Te 🙂
    Sai creare un’ottima atmosfera di suspence, ma quando inizio un libro non lo mollo finché nn l’ho finito, spero che scriverai presto il prossimo capitolo 😉
    Ciao a presto, un 🙂 Simona

    • @Simona

      Sei molto gentile e apprezzo le tue parole. Il racconto di Zava però, non ha la pretesa di essere un libro, visto che si esaurisce nello spazio di una ventina di cartelle scarse. L’atmosfera che individui fa parte di uno stile che ho cercato di fare mio nel tempo, spero di esserci riuscito.
      Un sorriso per una felice serata a te.
      ^_____^

  9. Una sorpresa, non tranquillizzante…Rasputin…e l’immagine di esperimenti su esseri umani…
    bella l’immagine della sorella, trasmette forza…
    Buona serata ^___^
    lella

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    Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica e in astronomia – fra cui il perfezionamento del telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche – e all’introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale).
    (Fonte: Wikipedia)

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    Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant’Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all’abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri.
    (Fonte: Wikipedia)

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    Le cosiddette “lettere copernicane” sono quelle scritte da Galilei per difendere il sistema copernicano e per chiarire la sua concezione della scienza. Le lettere sono quattro: una a padre Benedetto Castelli, due a monsignor Pietro Dini, una alla granduchessa madre Cristina di Lorena.
    (Fonte: Wikipedia)

  13. Ecco questo, a mio avviso, il capitolo più bello in assoluto.
    Bellissimo dall’inzio alla fine, mi è piaciuto e ha saputo catturarmi l’incipit con quel paragone tra il tempo e l’elastico della fionda. Bravo per come hai saputo srotolare il gomitolo parole che fa la Storia!

    • @fantasia972

      Felice che questo brano ti sia particolarmente piaciuto. Dopo tanta suspense è il primo brano del racconto a prendere una piega ben precisa e concreta, con l’arrivo del leggendario Rasputin. E, in effetti, l’intero post è costruito proprio attorno alla sua ombra, che diviene più corporea progressivamente ad ogni nuova riga.
      Un sorriso per una serena serata.
      ^_______^

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    Convinto della correttezza della cosmologia copernicana, Galileo naturalmente era ben consapevole che questa non si accordava con diverse affermazioni della Bibbia e di Padri della Chiesa, che attestavano invece una concezione geocentrica dell’Universo.
    (Fonte: Wikipedia)

  15. “…aveva imparato che i grandi sono capaci di bugie ancora più grandi…”
    Bellissimo questo capitolo, pieno di parti in cui si rimane con il fiato sospeso, aspettando il seguito, immaginando le paure e le emozioni delle protagoniste.
    Sempre bravissimo.

    • @Stefy71

      Ho cercato di descrivere, nel modo migliore possibile e per quanto io ne sia capace o meno, le sensazioni della protagonista del racconto; felice che ancora una volta l’esperimento sia risultato di tuo gradimento, compagna di compleanno.
      Un sorriso per un sereno fine settimana.
      ^_____^

    • @CINEMAeVIAGGI

      Grazie. Non so se devo darti un caloroso benvenuto o benvenuta, non avendo dettagli sulla tua identità, ma comunque sia auguro un buon arrivo tra le pagine del mio blog e resto in attesa delle tue osservazioni sulla lettura.
      🙂

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    La fondamentale importanza che la figura di Galileo riveste riguarda il suo ruolo nel recupero del metodo scientifico sviluppato in epoca ellenistica e successivamente quasi dimenticato, grazie al suo attento studio di alcune opere scientifiche, in particolare quelle di Archimede.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @monicamarghetti

      Oh beh, cerco solo di scrivere come riesco, Monichella.
      Penso che a volte riesca meglio altre meno, ma di sicuro lo faccio con impegno e cura.
      Smuackkkkk
      *_____*

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    Galileo si interessò inoltre del problema della misura della velocità della luce: egli intuì infatti che questa non poteva essere infinita, ma i suoi tentativi per misurarla furono infruttuosi.
    (Fonte: Wikipedia)

  18. Mi sono riletta anche il 4…per rinfrescare la memoria
    se fosse un libro lo avrei già letto finito in un attimo 🙂
    mi incuriosisce sempre di più…..
    Bellissimo….misterioso…..

    Ciao Key buon fine settimana ed un sorriso *__* grande

    • @magda

      Felice che il racconto ti coinvolga.
      Non è però un libro; ma soltanto un testo che arriva a una ventina di cartelle circa e suddiviso in più puntate; metodo di pubblicazione che ormai, da molti mesi, non ripresentavo.
      Un sorriso per un sereno fine settimana anche per te.
      ^_____^

    • @magda

      Grazie, ma i due libri che ho sinora pubblicato restano questi.
      Dietro ogni libro, comunque, c’è un lavoro intenso di settimane, mesi e, in alcuni casi, anni. Oltre che la ricerca, sempre titanica e nella maggior parte dei casi infruttuosa, di un editore disponibile a credere nel tuo manoscritto.
      Ma, coraggio; ormai siamo già alla metà dell’attesa.
      🙂

    • @dalmiogiardino

      È una figura, per certi versi, molto carismatica nella storia russa. E non soltanto. Avendone superato ampiamente i confini con le sue, discutibili, gesta.
      Un sorriso per un sereno fine settimana a te.
      ^____^

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    Il padre di Galileo era un musicista (liutista e compositore) e teorico musicale molto noto ai suoi tempi. Indirettamente, Galileo fornì un contributo fondamentale alla comprensione dei fenomeni acustici, avendo per primo compreso l’importanza dei fenomeni oscillatori e del concetto di frequenza.
    (Fonte: Wikipedia)

  20. Dammi pure del benvenutO, anche se a volte la mia ragazza di appropria involontariamente del mio account!

    A presto… e rinnovo i complimenti! Oltre a libro… un nick che mi ricorda un film che come puoi vedere nel mio blog, ho amato tanto!

    • @CINEMAeVIAGGI

      Per quanto riguarda il film che “hai amato tanto”, suppungo tu ti riferisca a questo.
      I miei libri, invece, li trovi entrambi qui.
      Felice che le pagine del mio blog siano di tuo gradimento.
      Un caro saluto e alla prossima.

    • @Stefania

      Un caloroso benvenuta a te tra le pagine del mio blog.
      Attendo le tue osservazioni sui miei scritti, grazie per l’apprezzamento.
      Un sorriso per una lieta serata.
      ^___^

  21. Image Hosted by ImageShack.us

    In economia, il baratto è un’operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici (individui, imprese, enti, governi, ecc.) senza uso di moneta.
    (Fonte: Wikipedia)

  22. Credo che adesso entriamo proprio nel vivo della storia, peccato che la pausa arrivi nel momento più interessante
    Pazienza, apetteremo.
    Questa è l’ultima domenica di Febbraio, fra poco arriva la primavera con i suoi colori.
    Tanti sorrisi, Kay.

    • @marilicia

      Con questo brano siamo ormai alla boa della metà del racconto. Da qui in poi si sveleranno i molti nodi che sono stati inseriti nella trama.
      Benchè fosse da molto tempo che non utilizzavo questa tecnica, la feuilleton nata in Francia è ancora oggi molto in voga nei libri, nei fumetti e nel cinema.
      Un sorriso per una serena notte a te.
      ^_____^

    • @alessandra

      Non è stato facile il passaggio tra Crodomira Zavaglia e Natasha Zavarovna. Ma volevo svelare il passato dietro la misteriosa figura della contessa e costruire, nel contempo, un background particolarmente variegato e profondo.
      Un sorriso per una serena notte a te.
      ^_____^

    • @tumbergia

      Da quel che mi par di capire il consiglio deve aver avuto esito positivo; bene, ne sono felice per te.
      Un caloroso benvenuta tra le pagine del mio blog.
      ^____^

  23. Image Hosted by ImageShack.us

    Nel baratto, il valore dei beni oggetto dello scambio viene considerato sostanzialmente equivalente fra le parti, senza ricorrere esplicitamente ad un’unità di misura di valore monetario dei beni stessi.
    (Fonte: Wikipedia)

  24. Buon inizio settimana anche a te. Forse ricomincerò a scrivere… per ora non mi esce alcun pensiero. Mi si safranno congelate le mani e la mente con tutto questo freddo? ;o)

    Joh

    • @ste

      La primavera è il momento della rinascita. Coraggio, manca meno di un mese. E, meteorologicamente parlando, anche meno.
      Un sorriso per una felice serata.
      ^______^

    • @Allegria di nubifragi

      Grazie. Un benvenuto a te tra le pagine del mio blog.
      Se hai qualche domanda o curiosità, sono qui.
      Quando vorrai fammi sapere cosa ne pensi delle singole storie.
      Un caro saluto.

  25. Image Hosted by ImageShack.us

    Un sistema di scambio non monetario è un’esperienza in cui gli aderenti, su base volontaria, si scambiano beni e servizi senza l’intermediazione del denaro, secondo un rapporto di reciprocità.
    (Fonte: Wikipedia)

  26. Image Hosted by ImageShack.us

    Si può distinguere tra baratto semplice (o baratto diretto), quando entrambe le parti desiderano procurarsi il bene o il servizio che ricevono in cambio del bene o del servizio ceduto, e baratto multiplo (o baratto indiretto), quando un soggetto cede un bene o un servizio ricevendone in cambio un altro bene o servizio che non desidera avere, ma che scambia per ottenere quanto desiderato.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @monicamarghetti

      Monichella fortunatella. Sei come Emilio Salgari, che viaggiava in luoghi esotici e misteriosi, lusureggianti e incantati, per mare e per foreste; e tutto senza muoversi da casa.
      Smuackkkk
      *______*

    • @suzieq11

      Si, al di là di tutto devo ammettere che questa foto è davvero molto particolare e incisiva; una bella scoperta.
      Mettiti comoda, preparati qualche biscotto, un bel bicchiere di the caldo e inizia l’avventura.
      😉

  27. Mi sono copiata tutto e sto leggendo con calma. Uno dei vantaggi della lunga assenza consiste proprio in questo, il poter leggere senza interruzioni almeno in parte. E ti dirò che mi acchiappa alla grande. Questo è un primo giudizio, chiamalo antipasto se vuoi, mi ci vorranno parecchi biscotti però……..

    • @suzieq11

      Vero. Ma così snaturi la pubblicazione a puntate.
      Ad ogni modo sei perdonata, in via del tutto eccezionale, proprio per il tuo particolare stato di salute.
      😉
      Certo che se avessi portato pure i biscotti, non sarebbe stata una cattiva idea…
      :mrgreen:

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