Zava • brano6di11

Prima di allora, prima di quel fatidico giorno del 1941, Natasha Zavarovna non sapeva neppure chi fosse Rasputin. Troppo piccola, una bambina di nemmeno dieci anni, con alle spalle problemi più concreti che non quelli legati alla leggenda del monaco oscuro. Un mito presumibilmente concluso ben venticinque anni prima, con la sua morte, avvenuta nel 1916. Eppure una figura eretica, profetica, mistica, carismatica e depravata come quella di Rasputin non poteva essere liquidata con una semplice morte. Quelle che apparivano come provette di laboratorio non contenevano semplici componenti chimici, gli uomini vestiti di nero che occupavano lo stanzone non erano comuni medici e ricercatori. Natasha Zavarovna, la piccola bambina accompagnata dalla sorella minore, comprese solo a posteriori che dietro le apparenze si celavano ben diverse verità; nel “laboratorio” veniva praticata una scienza diversa.
«Si fermi pure qui. Io sono arrivata, grazie» disse al taxista che sgranò sorpreso gli occhi dopo essersi guardato attorno «ma è proprio sicura, signora…? qui non c’è nulla, è una città abbandonata da anni. Una giovane donna come lei forse…»
«La ringrazio per la premura, ma non si preoccupi; qui non c’è nulla di pericoloso per me. Se vuole tornare a prendermi tra un paio di ore gliene sarei grata.»
Zava congedò l’uomo dandogli le spalle, prima che potesse obiettare ancora qualcosa. Poi, mentre il taxi si allontanava, iniziò ad incamminarsi verso le macerie degli edifici crollati. Alcuni ancora non abbattuti sembravano osservarla dalle orbite vuote di finestre prive di vetri. Non poteva negare a se stessa un profondo senso di disagio e non poteva neppure negare di aver creduto di non tornare più in quel luogo fino a che fosse stata in vita. Eppure era lì che lo aveva incontrato la prima volta con il suo innato carisma.
Rasputin, circondato dagli adepti dalle vesti scure, salutò le bambine con una luce famelica a illuminargli il volto, come un lupo che si pregusta l’agnello sacrificale. Capelli e barba incolta, occhi scavati nelle orbite profonde, tonaca nera a cingergli il corpo da capo a piedi, le chiamò a sè con un cenno della mano «venite… venite…» disse loro con voce possente, gutturale e roca «mi aiuterete a diventare il nuovo faro per il popolo russo… sarete orgogliose di aver servito la vostra gente in questo momento di guerra e rabbia. Venite… e preghiamo per l’amata Russia. Cacceremo il freddo dalle ossa, ci vestiremo di nuovo calore eterno!»
Poi gli uomini vestiti di scuro le spinsero verso le braccia aperte di Rasputin e non fu mantenuta la promessa di calore eterno, ma solo il freddo. Solo eterno, sconsolante freddo.

Autore testi: Keypaxx © Copyright 2006-2012. Tutti i diritti riservati.
Immagini dal web © Copyright aventi diritto: “Rasputin photos” unknown.

96 risposte a “Zava • brano6di11

  1. La lista degli “uomini oscuri” sia in periodi di guerra che in periodi cosiddetti “normali” è tristemente lunga.
    La tua protagonista è viva ma… quanto è stato ucciso dentro di lei?

    Attendo il prossimo avvincente capitolo

    Un abbraccio
    Joh

    • @johakim81

      La tua domanda è molto pertinente e acuta.
      La risposta, come sempre, si saprà nei prossimi brani.
      Gli uomini, oscuri o meno che siano, sono capaci di grandi conquiste e di immensi sacrifici verso se stessi e chi li circonda.
      La differenza, tra gli uni e gli altri, è soltanto nel grado di scrupolo che riescono a osservare nel farlo.
      Un sorriso per una serena serata a te.
      ^_______^

    • @monicamarghetti

      Zava ha un appuntamento con il destino.
      In questo caso; con il suo.
      Ma non farti venir i brividi, veh!
      Siamo ancora poco oltre la boa della metà del racconto.
      Ecco; ti ho risposto… senza dirti nulla.
      😉

    • @magda

      Presto molti nodi verranno al pettine.
      Sia nel bene, che nel male.
      Grazie per l’apprezzamento alla mia storia.
      Un sorriso per una felice serata a te.
      ^_____^

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    In una di queste occasioni fu presentato alla zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova, la quale rimase del tutto sedotta dal potere con cui Rasputin in seguito riuscì a salvare la vita all’erede al trono Aleksej Nikolaevič Romanov, affetto da emofilia.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @dalmiogiardino

      Posso, posso… e infatti l’ho fatto.
      🙂
      Bene, un’altra lancia spezzata a favore di WordPress;
      dovranno passarmi qualche percentuale, prima o poi.
      😆
      L’importante è concentrarsi su un blog solo, per non disperdersi troppo nè disorientare chi legge.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^___^

  3. Rasputin un personaggio che non lascia dubbi sulle deviazioni umane…sulle ambizioni di potere…un individuo disposto ad usare arti e artefizi occulti e satanici per raggiungere “lo scopo”. buona giornata.

    • @taoista

      Una personalità carismatica, senza ombra di dubbio.
      Laddove, carisma, è una definizione asettica.
      Un uomo che ha dimostrato come sia possibile raggiungere i traguardi più alti della scala sociale partendo dal basso (senza per questo condividerne metodi o finalità).
      Un caro saluto a te, amico taoista.

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    Da quel momento in poi la zarina nutrì totale fiducia a Rasputin come curatore e di conseguenza il monaco siberiano acquistò un potere tale al governo e tra la nobiltà russa da inimicarsi molti potenti principi come Feliks Jusupov, il quale lo fece uccidere.
    (Fonte: Wikipedia)

  5. è come se la paura che traspare nei capitoli precedenti avesse lasciato il posto all’inevitabile…il ritorno nei luoghi è necessario…perchè?
    aspetto…
    ^___^…buon pomeriggio…^___^

    • @lellamonella

      Dici bene. In questo racconto campeggia in modo incisivo la paura;
      sentimento terribilmente attuale dei nostri giorni.
      Un senso di soppraffazione attanaglia la gola di chi si avventura nella lettura. Ora c’è da capire se da essa possiamo trovare scampo, e in quale modo, o se in essa ci perderemo.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^_____^

    • @ventidiprimavera

      È un modo di scrivere che ho cercato di fare mio, quello che osservi.
      Frutto di uno stile costruito, ma evoluzione naturale, negli ultimi anni.
      Scopriremo presto dove e perchè sia diretta Zava, con altre sorprese dietro l’angolo.
      Un sorriso per una felice serata a te.
      ^______^

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    Per anni Rasputin condusse la normale vita dei contadini russi siberiani, alternando il lavoro dei campi all’allevamento di cavalli e all’attività di vetturino.
    (Fonte: Wikipedia)

  7. Sempre più misterioso ed interessante. Lei che scende dal taxi, in una parte di città ormai abbandonata. Le rassicurazioni del taxista, lei che vuole tornare nei luoghi del passato in cui cose tremende devono essere successe.
    Quanta vita le sarà stata strappata? Incuriosita dal seguito.

    • @Stefy71

      I frammenti del passato di Zava stanno per essere ricomposti. Tassello dopo tassello, compagna di compleanno. Ne manca ancora qualcuno di molto importante. Che sarà svelato presto. Possiamo vivere senza risolvere il nostro ieri? la nostra protagonista pensava di si, fino a questo momento.
      Un sorriso per una felice serata a te.
      ^______^

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    Fin da ragazzo Rasputin dimostrò un’indole fortemente tesa alla spiritualità e al misticismo ossessivo, fenomeno in realtà diffuso da secoli e frequente tra i popolani della Russia centrale.
    (Fonte: Wikipedia)

    • ammetto che la figura di Rasputin mi incuriosisce…conoscerlo e conoscerne le motivazioni forse aiuta a dare una dimensione più reale, nel senso di vera, al personaggio che spesso ci arriva solo come una leggenda…
      anche nella vita reale è così in fondo…quando conosciamo possiamo affrontare diversamente le situazioni e le persone…

      ^____^ buon fine settimana!

    • @lellamonella

      Possiamo conoscere le figure della storia soltanto attraverso le cronache del tempo. È tuttavia difficile avere un quadro davvero verosimile, in quanto le versioni tendono spesso ad essere diverse.
      Ma, sicuramente, ci vengono fornite le basi per costruirci delle riflessioni personali.
      Un sorriso a te per il fine settimana.
      ^_____^

    • @lunacrescente

      È un mio pregio/difetto quello di essere particolarmente eclettico quando scrivo. Sicuramente se sei nello stato d’animo adatto per il mio libro “Al & Bo – la costola di Adama”, farai fatica a entrare nei meccanismi di questo racconto. Ma se proverai a leggerlo con una prospettiva diversa, sono certo, ti potrà piacere.
      Un sorriso per un sereno fine settimana.
      ^____^

    • @monicamarghetti

      Il destino si costruisce giorno per giorno, Monichella. E non è detto che possa essere negativo. Affrontandolo con il giusto piglio e serenità possiamo volgerlo a nostro vantaggio. Come una vela in mezzo al mare procede con il favore dei venti.
      Bacioabbraccio monicoso per te.
      *______*

    • @Zidora

      Felice che questo mio racconto sia di tuo gradimento.
      Resta sintonizzata e non lasciarti sfuggire il seguito.
      😉
      Un sorriso per un sereno fine settimana.
      ^_____^

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    Nel 1905 Rasputin approdò alla corte dello zar Nicola II: sospettato di aver aderito alla setta dei Khlysti, una congregazione clandestina di orgiastici che stigmatizzava gli eccessi di secolarità della Chiesa ortodossa e poi di aver frequentato il Movimento nazionalista dei veri russi, malgrado la mancanza di istruzione allestì una rete di relazioni di altissimo livello che in breve tempo lo condusse a corte, accompagnato dalla fama dei suoi poteri sciamanici.
    (Fonte: Wikipedia)

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    Fu proprio grazie alla sua reputazione di guaritore che entrò in contatto con persone vicine alla famiglia imperiale, nella speranza che potesse essere di aiuto per contenere l’inguaribile emofilia di Aleksej, il piccolo zarevič. Al primo incontro Rasputin riuscì ad ottenere qualche effetto sul piccolo malato, così lo zar e la zarina gli permisero di visitare sempre più spesso la loro riservatissima casa, situata nel parco di Carskoe Selo.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @luisa

      Come è giusto sperare. Penso che ognuno di noi abbia a cuore la sorte delle due bambine. E di scoprire cosa sia realmente accaduto loro.
      Un sorriso per una serena notte a te.
      ^______^

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    Secondo una teoria, Rasputin sarebbe riuscito ad interrompere le crisi emolitiche di Aleksej utilizzando un tipo di ipnosi che rallentava il battito cardiaco del bambino, riducendo in questo modo la pressione del sangue.
    (Fonte: Wikipedia)

  12. Ho letto con attenzione riflettendo a quanta sofferenza sono costretti i bambini di qualsiasi tempo…di qualsiasi luogo…

    Buona settimana, caro amico

    • @49mimosa

      Purtroppo i bambini non sono mai salvaguardati abbastanza. Ma è lo stesso per tutte quelle categorie, donne o persone svantaggiate, che hanno a che fare con una società come quella in cui viviamo. Si dovrebbe ristrutturare il tessuto morale del nostro tempo sino alle radici.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^____^

    • @monicamarghetti

      Ma anche i segni possono diventare dei solchi profondi o lasciare una traccia leggera sopra la pelle.
      Bacioabbraccio monicoso per te.
      *_____*

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    Secondo un’altra ipotesi, sembra che i medici di corte tentassero di guarire l’emofilia dello zarevic con l’aspirina che, se da un lato leniva i dolori articolari, dall’altro acuiva le emorragie causate dall’emofilia. Secondo questa versione, senza aspirina la salute di Aleksej migliorava e il merito veniva attribuito a Rasputin.
    (Fonte: Wikipedia)

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    Occorre tuttavia menzionare un fatto, avvenuto il 12 ottobre 1912: in quell’occasione venne ricevuto da Pietrogrado un telegramma della famiglia reale che lo informava di una grave crisi di emofilia dello zarevic ormai in punto di morte (“I medici sono disperanti. Le vostre preghiere sono la nostra ultima speranza”); pare che Rasputin si sia immerso in preghiera per diverse ore nella sua casa in Siberia, cadendo in uno stato di trance. Terminate le preghiere, inviò un telegramma alla famiglia reale in cui assicurava la guarigione del piccolo, cosa che effettivamente avvenne nell’arco di poche ore, dopo giorni di inutili cure mediche.
    (Fonte: Wikipedia)

  15. stupendo!!! proprio il genere che io amo:)) ho letto tutto d’un fiato elaborando ai miei occhi lo scenario che tu trasmetti ed ora la mia fantasia ama andare oltre e… chissà? mi porterà al tuo stesso raccontar?!
    con ansia attendo i tuoi sviluppi e, come avrai intuito ci vediamo tra un po’ di puntate;))
    ti ringrazio per le belle letture, qui in ufficio oltre l’orizzonte del mare vedo ben altri luoghi!!!
    ti abbraccio, carissimo scrittore mio preferito** e ti auguro una splendida giornata!
    ^___________________^ col sorriso…sempre!

    • @giuli1

      Mi piacerebbe averti più di frequente tra le mie pagine.
      Anche se devo ammettere di trovare ogni tuo nuovo commento ricco di generosi e graditi complimenti che non possono far altro se non immenso piacere.
      Un sorriso a te per la serata.
      ^____^

  16. Sicuramente sempre più intrigante la trama. Ma un pensiero mi dice che per le ragazze non è in agguato un cattivo destino. Almeno lo spero, almeno così vorrei.
    Troppo brevi però questi capitoli!
    Un sorriso, Key.

    • @marilicia

      Posso soltanto anticiparti che le sorprese non sono affatto finite. Da qui, al termine del racconto, si succederanno rivelazioni e situazioni inattese.
      Sto inoltre meditando se inserire o meno un brano/video musicale proprio alla conclusione di Zava che, nel testo e nella musica, sembra essere nato appositamente per il mio racconto (e viceversa). Forse, inconsciamente, lo ho scritto pensando ad esso. Chissà…
      Un sorriso a te per la serata.
      ^____^

    • @Marilicia

      Non avendo ancora deciso al 100% se postarlo o meno, non me la sento di anticiparlo.
      Tuttavia, se accadrà, sarà consigliabile, per un miglior godimento della trama, rileggerla tutta d’un fiato (o avere una buona memoria dei brani letti precedentemente).
      Per poi calarsi nelle atmosfere a doc del brano che ho in mente.
      Un sorriso a te per una piacevole giornata.
      ^____^

    • @monicamarghetti

      Beh, Monichella, su una cosa non posso certo darti torto;
      questa storia ha ancora molto da dare.
      Compresi dei cambi di atmosfera che, se li anticipassi ora, sembrerebbero (quasi) incredibili.
      Bacioabbraccio monicoso per te.
      *_____*

  17. Image Hosted by ImageShack.us

    Rasputin, oltre che dare speranze alla famiglia imperiale circa una possibile guarigione del giovane Aleksej, sembrava andare incontro alle ispirazioni più intime dei sovrani.
    (Fonte: Wikipedia)

  18. ciao! Ben ritrovato!! Ti ringrazio del passaggio sul mio blog “infranotturna” (su blogspot, mentre su wordpress e iobloggo sono “theallamente”)… non ho ancora ritrovato tutti gli amici splinderiani, ma pian piano…
    Sono felice di essere arrivata in tempo per questo tuo “ciclo di Zava” che trovo avvincente, molto molto in sintonia con i miei gusti quindi non perderò certamente nessun capitolo!
    a presto

    • @theallamente

      Grazie per avermi fornito il tuo link di WordPress; mi è leggermente più facile seguirlo. Come ho spiegato a tutti gli amici, che ormai numerosi a causa trasloco da splinder han aperto due o tre blog a testa, per ragioni di tempo ho scelto di seguire solo un link per ogni contatto (del resto io stesso offro “l’impegno” di un solo link).
      Felice che il mio nuovo serial sia di tuo gradimento.
      Ti aspetto per le prossime osservazioni in merito.
      Un sorriso per una lieta serata.
      ^____^

    • giusto! infatti i miei blog sono tutti uguali, aperti appunto per “recuperare” gli amici di splinder senza dover tribulare: spesso il commentare da una piattaforma all’altra non è così semplice, tutti lo abbiamo notato. Buona serata anche a te!

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    In seguito alla sua stabilizzazione nella capitale, visto l’enorme ascendente che il contadino aveva sulla zarina, presto attorno a lui si creò una vastissima rete di noti personaggi e politici, che in cambio di intercessioni rispetto alla sovrana erano disposti a soddisfare le richieste che Rasputin faceva loro da parte di migliaia di postulanti. Dalle campagne contadini e artigiani accorrevano chiedendo aiuto e intercessione allo starec, a tal punto che l’appartamento durante la giornata era sempre affollato e il telefono squillava in continuazione.
    (Fonte: Wikipedia)

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    Nelle mani di Rasputin passavano centinaia di rubli, che egli indiscriminatamente distribuiva ai postulanti; richieste di denaro, di occupazione, e anche lamentele dalle campagne verso i grandi proprietari giungevano a Rasputin che, in quanto creditore presso personaggi dell’alta società, le faceva andare nella maggioranza a buon fine. Il resto dell’enorme quantità di denaro era spesa, come attestano i numerosi verbali di polizia, in locali notturni e in incontri ai bagni pubblici con donne di ogni classe ed età.
    (Fonte: Wikipedia)

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