Zava • brano7di11

Se qualcuno la stava cercando a distanza di tanti anni, e ormai Zava non poteva più dubitare di questo, in quel luogo forse avrebbe trovato risposte alle sue domande. Probabilmente non sarebbe mai venuta a capo di quello che le avevano fatto, certo, non ci erano riusciti gli esami a cui si era sottoposta durante la sua vita e non poteva sperare di riuscirci lei da sola, ma riteneva di essere giunta a un bivio; colui che la braccava non doveva più faticare nel suo inseguimento. Non si trattava più di mettere all’angolo una bambina affamata e disperata; ora Natasha Zavarovna era una donna che aveva sconfitto persino i rigori del tempo. L’edificio abbandonato da decenni serbava ancora i segni di mobili antichi sul pavimento malmesso. Alcuni, i più preziosi, erano stati fatti sparire da razziatori sconosciuti. Ma altri, come un armadio a muro spoglio e senza un’anta, occupavano ancora il loro posto di origine. La polvere regnava su ogni cosa e, tra le ombre, dei piccoli roditori si infilavano nelle crepe dei muri. Le ragnatele pendevano bianche come lenzuola messe ad asciugare, i filamenti attorcigliati con la grazia di ragni scrupolosi coprivano soffitto e pavimento. L’odore di muffa, umidità e di abbandono, permeava persino i sassi che erano sparsi in naturale disordine lungo il grande salone che costituiva il corridoio di ingresso.
Zava strofinò le maniche della sua giacca; a occhio nudo il rigonfiamento che le occupava entrambi i polsi era praticamente invisibile, ma bastò questo per darle un minimo senso di sicurezza. I due coltelli dentro una sottile fodera scura le carezzavano la pelle. Per sopravvivere aveva lavorato per alcuni anni in un circo, affinando una predisposizione particolare all’utilizzo delle lame da taglio. Una parte di lei pregava di non essere costretta a sfruttare quella esperienza. Ma un’altra parte era ansiosa di conficcare un coltello nella carne delle persone che avevano fatto finire in ospedale la sorella. Non era una violenta e il cuore le batteva forte nel petto minacciando di uscirle dalla gola in quel posto, però era stata costretta a difendersi negli anni più bui, e lo aveva fatto con successo affidandosi proprio alla sua abilità con le lame. Essere sola non la spaventava, non più. Era diventata una donna forte, temprata dalle difficoltà e da una vita dura dove essere scaltri è la sola possibilità di andare avanti. Si addentrò ancora di più tra le stanze vuote e fredde, senza sapere bene cosa cercare, ma conscia del fatto di essere un po’ figlia di quel sinistro edificio.
Poi, il rumore improvviso alle spalle le interruppe il filo dei pensieri. E Zava si voltò per affrontare di petto il destino.

Autore testi: Keypaxx © Copyright 2006-2012. Tutti i diritti riservati.
Immagini dal web © Copyright aventi diritto: “Peace. Finally” Stuart Apsey.

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103 risposte a “Zava • brano7di11

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    Il circo è uno spettacolo dal vivo articolato in varie esibizioni di abilità fisica, detti numeri, svolto generalmente in una pista circolare ma anche diffusamente, nel corso dei secoli come nel panorama attuale, su una scena frontale.
    (Fonte: Wikipedia)

  2. Direi che è colui che la stava inseguendo… forse. Bella la descrizione dello stato d’animo della tua protagonista: fredda, ma con il cuore in gola.
    Questo genere di racconti è il “tuo”, prima Esdy adesso Zava, si nota la passione nella scrittura e riesci a catturare l’attenzione del lettore lasciandolo con il fiato rotto. Bravò.
    ***

    • @Rosy

      Il tuo è un commento sensato e articolato.
      Un racconto viene considerato spesso come uno scritto di serie B, rispetto a un fatto personale raccontato sul proprio blog.
      Niente di più sbagliato; qualsiasi racconto è sempre un fatto personale e racconta qualcosa di reale, anche nella fantasia.
      Ed è triste, in alcuni casi, vederlo sminuito nelle considerazioni scritte.
      Alla luce della passione che, come giusamente osservi, metto in quello che scrivo.
      😉

    • Condivido quello che dici a Rosy, qualsiasi scritto rappresenta l’autore lo voglia o no, rispecchierà sempre in ciò che fanno i suoi personaggi una delle sue “milleforme” quelle parti di noi evidenti e quelle nascoste oscure, quelle da tenere a bada, quelle che si fanno emergere…

      grazie

    • @Rosy

      Il seguito arriva con la consueta costanza.
      Prenderei volentieri dei biglietti di “turista per sempre”, per avere più tempo da dedicare solo alla scrittura e al tempo libero.
      Ma, ahimè, ho scoperto che l’acquisto non assegna automaticamente la vincita…
      😦

  3. Un post che lascia senza fiato. Il ritorno al passato per avere risposte e cercare vendetta. Una donna sola ma forte, una donna pronta a tutto. Lei ed il suo perseguitore… Il mistero si infittisce e leggerti diventa quanto meno necessario. Come sempre sai creare quella suspance giusta che ci vuole con l’abilità di un perfetto scrittore. Bravissimo compagno di compleanno.

    • @Stefy71

      Zava è un personaggio dalle molteplici sfumature caratteriali, compagna di compleanno. Perlomeno lo è nelle mie intenzioni, visto che amo descrivere personaggi, il più possibile, tridimensionali. Questo perchè, sempre e in ogni caso, essi attingono a persone realmente esistenti. Amplificandone, in molte situazioni, le caratteristiche comunque proprie.
      Un sorriso per una serena serata a te.
      ^______^

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    Le esibizioni rispondono a categorie di base (peraltro flessibili e combinabili) quali numeri aerei, acrobazia ed equilibrismo al suolo, giocoleria, comicità eccentrica e arte del clown, addestramento di animali e arte equestre, esibizioni di rischio.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @monicamarghetti

      Tutta sola, dopo aver percorso centinaia di chilometri, senza paura di nulla…
      🙂
      L’edificio è giusto che spaventi, Monichella, non sarebbe altrimenti “sinistro”. E se spaventa, significa che sono riuscito a trasmettere bene quello che desideravo.
      Smuackkkk
      *______*

    • Beh tu ci riesci sempre a trasmettere quello che desideri
      però sappi che anche io sarei in grado di percorrere centinaia e centinaia di kilometri sola e senza paura:)
      Buona domenica sera

      etciù etciù…scusa ho il raffreddore:(

      bacino da lontano
      monica

    • @monicamarghetti

      Ma davvero? ma perbacco, allora sei davvero una topolina motorizzata!
      🙂
      Però sei poi sicura di averlo scoccato da lontano quel bacino?
      mi sa che mi sei comparsa alle spalle, percorrendo appunto centinaia e centinaia di chilometri, infatti il naso mio è tappatissimo.
      😦

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    Per giocoleria si intende l’arte della manipolazione e, letteralmente, del gioco, di oggetti vari con i quali compiere esercizi di destrezza, abilità, velocità, coordinamento, equilibrio e precisione con le varie parti del corpo.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @Simona

      Come sempre, salvo imprevisti, l’attesa durerà qualche giorno.
      Un tempo riuscivo a postare con maggior frequenza.
      Ma gli impegni quotidiani, ahimè, me lo impediscono.
      Un sorriso a te per la giornata.
      ^_____^

    • @Mi….semplicemente

      Siamo a una fase cruciale del racconto.
      Da qui in poi l’atmosfera sarà arricchita da fatti leggermente meno inquitetanti. Ma non per questo meno incisivi.
      Un sorriso a te per la giornata.
      ^_____^

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    Tali sono i numeri in cui il giocoliere si trova a doversi confrontare con gli attrezzi più disparati, spesso ereditati dalla ginnastica ritmica (ad esclusione del nastro, poco usato), più spesso ancora però creati appositamente per le esibizioni: tra gli attrezzi utilizzati sovente vi sono i kiwido (detti anche catene, poi o bolas), il diablo, il devilstick, i cerchi, le palline, le torce infuocate, le clave, i coltelli, gli hula hoop.
    (Fonte: Wikipedia)

  7. Bellissimo questo post. Key caro. indovinata anche la data di pubblicazione: 8 marzo. Che sia di buon auspicio per la protagonista, donna determinata e piena di coraggio. Chiunque incontri, io tifo per lei, naturalmente. Non me ne vogliano gli uomini, ma è ora di finirla coi soprusi sulle donne. Grazie per il passaggio da me e buon fine settimana. Ricambio il sorriso

    • @rossella

      Personalmente non sono molto d’accordo nel definire “uomini” coloro che compiono atti violenti e/o immorali nei confronti delle donne.
      Ma comprendo la tua posizione.
      La pubblicazione dell’8 marzo non è stata voluta, ma è frutto di una piacevole coincidenza (come anche il post del 13 febbraio a cavallo con il 14) di programmazione.
      Un sorriso per una serena giornata a te.
      ^____^

    • @lellamonella

      Una donna che, giocoforza, deve affrontare un percorso indesiderato.
      Di sicuro, le esperienze maturate negli anni, le serviranno per opporsi con maggior determinazione a quanto la aspetta.
      Un sorriso per un sereno fine settimana a te.
      ^____^

  8. Atmosfera di fredda tecnologia che sembra mascherare un labirinto di emozioni pronte a scatenarsi come mostri dell’inconscio… è questo che rende avvincente il racconto… e Zava, figlia di un sinistro edificio, quale mistero nasconderà?
    Baci

    • @theallamente

      In un certo senso, quel labirinto che anticipi tu, inizierà ad esplodere in maniera decisiva a cominciare già dal prossimo brano.
      Alcune maschere si solleveranno, rivelando sorprese e promesse mai mantenute.
      Un sorriso per una felice giornata a te.
      ^____^

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    Frequentemente alla giocoleria sono associati anche esercizi di equilibrio, di danza o anche numeri comici: tali interazioni sono a discrezione dell’artista, che costruisce il numero a seconda delle attitudini e delle capacità personali.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @Marilicia

      Quella delle emozioni particolarmente viscerali è una delle caratteristiche del racconto. In alcuni passi lo è maggiormente che in altri. Poi, naturalmente, dipende sempre dalla sensibilità di chi legge.
      Nel tuo caso, probabilmente, ti senti più vicina in questo momento alle sorti della protagonista.
      Un sorriso per un sereno fine settimana a te.
      ^____^

    • @nugae11

      A quanto mi dicono sarebbe una delle peculiarità del mio scrivere.
      Amo diversificare in generi diversi, ma è innegabile che ogni persona si trovi a suo agio maggiormente in settori specifici.
      Un sorriso per un sereno fine settimana a te.
      ^____^

  10. Image Hosted by ImageShack.us

    La giocoleria non è praticata con le sole mani: sempre a seconda della scelta artistica operata, può essere praticata anche con i piedi o altre parti del corpo come la bocca o la testa.
    (Fonte: Wikipedia)

    • @suzieq11

      Le pulci sono clienti difficili. Si impegnano a fondo per costringere una persona a grattarsi.
      Falla andare via.
      Per grattarti dentro il timpano dovresti avere ditacce lunghe venti centimetri e sottili quanto un grissino dietetico, come le mie…
      😐

    • @suzieq11

      Dovrò decidermi a togliere questi commenti nidificati e a rimetterli progressivi, visto che mi sto incasinando la vita da solo…
      😯
      Ma ‘sta benedetta pulce cos’è? la sorella del grillo parlante?
      ad ogni modo esistono vari tipi di shampoo che possono risolvere il tuo problema.
      Altrimenti puoi provare con la benzina…
      :mrgreen:

    • @suzieq11

      E poi mi rimproveri se penso sempre a mangiare?
      ma come; “fuoco lento”…?
      😮
      E secondo te, un “fuoco lento” a cosa dovrebbe farmi mai pensare?
      :mrgreen:

    • @suzieq11

      Da che mondo e mondo si è sempre cucinato a fuoco lento. Persino nella preistoria. Quando si sono accorti che troppo fuoco anneriva la carne rendendola poco commestibile, han capito di dover moderare le fiamme. Ecco perchè mi gusto il filetto dopo averlo fatto rosolare bene, magari con una fogliolina o due di salvia e rosmarino. Ti assicuro che ha un gusto assolutamente migliore.
      😎

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    “A puttane il tempo…
    a puttane i nostri sogni…
    oggi il lanciatore di coltelli
    si è disteso lungo il fiume
    e guarda il cielo”
    (Fonte: Roberto Vecchioni – Il lanciatore di coltelli)

  12. Tu guarda se alle 4 di mattina io devo stare qui a meditare sui post di un alieno alienato? Intanto permetti che ti dica una cosa, prima mi piazzi una Crodomira, nome certo poco comune, poi mi metti li una Natasha qualunque! Non c ‘ era un nome più…,più…..più insolito?
    Dimmi un pò, non sarà che led due sorelle sono state sottoposte ad esperimenti genetici?

    • @suzieq11

      Mi stupisco di te. Davvero non riesci a entrare nella psiche di un alieno alienato?
      🙄
      Allora non mi rimane che erudirti riguardo il mio contorto ragionamento;
      Crodomira=nome insolito, esotico, inusuale. Perfetto per rappresentare situazioni particolarmente comuni (come quella, parzialmente sentimentale, vissuta nella serie “Cammarata”).
      Di sicuro un nome difficile da dimenticare. Quindi ideale per una situazione apparentemente tranquilla.
      Natasha=nome comune, proveniente dall’est europeo, facilmente identificabile e di buona immedesimazione. Perfetto per rappresentare situazioni particolarmente complicate, ai limiti del credibile, difficili da memorizzare a fondo.
      In sostanza, il nome è un importante ago della bilancia per il tessuto narrativo. Capace di compensare le alterne regole del narrato.
      Inoltre non dimenticare che stiamo sempre parlando della medesima persona; un mix di sfumature caratteriali e mnemoniche di non semplice impatto nella comprensione del lettore ipotetico.
      😎

    • Hai ragione Paxxino, ho perso un pò di vista il tuo modo di pensare. ma ora ho molte cose da rimettere in piedi, a cominciare da me. Fatico molto a recuperare la miaforma e sono un pò depressa. Avrai notato che faccio interventi brevi qua e là, anche i post sono più che altro articoletti. Il fatto è che non riesco a stare seduta per molto.
      Cmq, per tornare a Zava, diciamo che posso essere d’accordo su tutto tranne che sul nome. W Crodomira, Natasha mi ricorda una stupida filastrocca ……la biscia striscia sull’asse liscia e sulle cosce di Natasha……
      Ma sai che mi piace quasi più di Esdy? Quasi eh……

    • @suzieq11

      E va beh, se allora tutto il mio machiavellico ragionamento non è servito a una fava, potevi dirmelo prima che era solo questione di gusto personale; evitavo di dilungarmi e di esporlo.
      Per la forma non dovresti preoccuparti; con un po’ di pazienza e tempo tutto si recupera.
      Zava ed Esdy non hanno moltissimo in comune. Mi rendo però conto che Esdy, anche a causa della sua storica e nutrita collocazione nel blog, abbia lasciato ricordi fortunatamente piacevoli, e di questo ne sono felice.
      😉

  13. wowww!!! sorprendente più che mai!
    ed ora?! buona…buona… mi metto ad aspettar! speriamo che posterai quanto prima;)))
    un abbraccio ^_____________^ per una felice domenica***
    giuli

    • @giuli1

      Felice di vederti ripassare a breve distanza.
      Hai la possibilità così di gustare la storia per come è stata pensata e voluta.
      Un sorriso per una piacevole domenica a te.
      ^______^

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    “guarda il cielo come se dovesse
    da un momento all’altro venir fuori Dio,
    e si scatta qualche polaroid
    che forse gli pubblicherà un tablid.
    E a puttane pure il cielo…
    che non c’è,
    non è neanche vero…”
    (Fonte: Roberto Vecchioni – Il lanciatore di coltelli)

    • @12franca

      L’attesa è sempre una buona compagna per gustare meglio un evento.
      Un sorriso per una serena giornata a te.
      ^_____^

      P.S Ho corretto la tua “t” di troppo come mi avevi chiesto.

  15. Si è mai pronti davvero a quel che la vita ci riserva? Si è davvero forti dinanzi all’incredibile mostruosità di esseri perversi?
    Siamo giunti ad una svolta importante dove i coltelli possono restare o essere “lanciati”…

    Buon pomeriggio!

    • @49mimosa

      La vita che conduciamo può riservare incredibili sorprese. Le sorprese però possono essere sia positive che negative; è un dato di fatto.
      E, come sappiamo, fa proprio parte dei misteri dell’esistenza terrena.
      Un sorriso per una serena giornata a te.
      ^_____^

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    “oggi il lanciatore di coltelli
    conta tutte le parole
    e scrive “zero”:
    ho tentato tutto quello che ho potuto,
    come l’ho potuto,
    fino a non poterci niente,”
    (Fonte: Roberto Vecchioni – Il lanciatore di coltelli)

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    “ma tu mi conosci molto bene,
    tu che mi sei stata sempre insieme
    non confondermi mai,
    non confondermi mai col vento e le stagioni
    e non confonderti mai,
    non confonderti mai con gli altri suoni;
    e non mi mettere mai,
    non mi mettere mai tra i cattivi o tra i buoni:
    io sono solamente quel che sono
    un vero lanciatore di coltelli…”
    (Fonte: Roberto Vecchioni – Il lanciatore di coltelli)

  18. Questo capitolo mi porta a considerare che in fondo la vita stessa, in alcuni momenti, per chi vive di espedienti per andare avanti, si rivela una giungla piena di pericoli…come Zava costretta a vivere oltre la sua età(?).
    Ora non rimane che aspettare il prossimo capitolo e sapere dove porterà l’alzata di spalle…

    Buona settimana

    • @taoista

      L’esistenza che ognuno di noi conduce può essere generosa, ma può anche non esserlo. Del resto si basti notare il divario, oggi sempre più vasto che mai, tra i ricchi e i poveri; è accettabile vedere persone in grado di sperperare qualsiasi cosa e altre costrette ad arrancare per un pezzo di pane?
      Il tuo quesito su Zava è, in parte, risolto già su questo brano (lei stessa non comprende cosa le abbiano fatto). Naturalmente altre sorprese sono proprio dietro l’angolo.
      Un caro saluto a te.

  19. Image Hosted by ImageShack.us

    “Ma di tanto amore, di così tanto amore
    io mi sento addosso quel profumo
    che dà un petalo di rosa secco al sole,
    vivo ancora l’illusione eterna di potere sbattere le braccia
    e alzarmi in volo,”
    (Fonte: Roberto Vecchioni – Il lanciatore di coltelli)

  20. Panorama atomico, da paura… come la vita degrada e innalzi questo è un fatto reale, prima o poi il riscatto del male subito, trionferà annientando il male…
    La tua bravura nel raccontare immagini è straordinaria!
    Ciao KEY, buona serata*

    • @luisa

      Ti ringrazio per il tuo generoso e lusinghiero giudizio. Cerco di scrivere i miei racconti facendo affidamento a quanto piace, per primo, a me stesso poter leggere.
      Un sorriso per una felice serata.
      ^_____^

  21. Image Hosted by ImageShack.us

    “e tu che mi conosci molto bene
    tu che mi sei stata sempre insieme
    non confondermi mai,
    non confondermi mai con i geni o coi coglioni
    e non confonderti mai, mai, mai,”
    (Fonte: Roberto Vecchioni – Il lanciatore di coltelli)

    • @magda

      Si. L’ultimo brano poi, secondo i miei programmi che dovrei rispettare, sarà di lunghezza superiore rispetto agli altri. Come è successo per il primo introduttivo.
      Un sorriso a te per la giornata.
      ^____^

  22. Ciao Key, grazie per la tua visita! Bello il tuo blog e interessante la tua attività di scrittore, tornerò presto a leggere con calma i tuoi post…per il momento sono passata a lasciarti un saluto e a sottoscriverti, e con vero piacere. A presto!

    • @monicamarghetti

      Più che altro, mi basterebbe avere il tempo meno compresso e riuscire a fare molte più cose di quelle che, alla fine, riesco. Compreso lo scrivere.
      Bacioabbraccio monicoso per te.
      *______*

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