Yuma, Sedona e le altre

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Quando scrivo, l’ambientazione assume un’importanza fondamentale nella caratterizzazione della trama e dei personaggi. Ho letto da qualche parte, probabilmente in uno dei manuali di scrittura e dintorni che conservo o aggiungo alla mia libreria, di come questo sia un aspetto piuttosto trascurato da molti scrittori e autori. Può trattarsi di una questione di stile, il volersi concentrare su determinati aspetti, piuttosto che altri. Per me l’ambiente è parte integrante della storia: la definisce e ne traccia il percorso. Così è per Steve Travel, che si muove in uno sconfinato paesaggio immerso nella neve eterna. Così è per Tami, che in Luna senza Inverno parte da uno dei luoghi più caldi e soleggiati dell’intero pianeta: Yuma. In rete non si trovano approfondimenti particolari su questa cittadina – e neppure su una discreta parte delle altre città statunitensi – in lingua italiana. Wikipedia, insostituibile fonte di documentazione on line, dedica a Yuma quattro (!) righe di descrizione. Questione ben diversa se, sulla stessa famosa enciclopedia libera, si cercano notizie in lingua inglese. In quest’ultimo caso, la pagina è ricca di dettagli e approfondimenti sul clima, sulla geografia, sulla storia, sull’arte e la cultura – solo per citarne alcuni -. Si scopre allora che Yuma ha il più alto tasso di disoccupazione degli Stati Uniti, che la famosa prigione a cui si sono ispirati diversi western è oggi chiusa a causa dei tagli. Oppure che il sole splende per il novanta per cento del tempo e che, nei tardi anni novanta, la cittadina ha subito l’assalto dell’uragano Nora. Il fiume Colorado scorre a confine tra Arizona e California, e Yuma assolve il compito d’importante centro di passaggio per gli autotrasporti. Già con queste sintetiche informazioni iniziali è possibile crearsi un quadro abbastanza fedele per la traccia di una storia. A rinforzo di Wikipedia, aggiungo migliaia di pagine lette sulle graphic novel e altrettante lette su saggi, riviste, quotidiani e romanzi. Per l’Arizona del Sud non è difficile: il territorio aspro, ricco di conflitti storici, terra d’indiani Navajo e Hopi, ben si presta alla regia di film, documentari e alla stesura di libri. Per esempio, Tony Hillerman, famoso antropologo americano, ha costruito la sua carriera di scrittore giallo proprio narrando della frontiera americana. Ispirando altri autori e registi. Con pazienza e volontà, insomma, dopo qualche difficoltà iniziale, su Yuma è possibile raccogliere una documentazione ricca e accattivante. A sufficienza per aggiungere il protagonista territoriale, tra le pagine di Luna senza Inverno. Un autore metodico e solido, potrebbe, a ragione, accontentarsi e sfornare qualche centinaio di pagine senza eccessivi patemi d’animo. Di sicuro potrebbe funzionare, per un romanzo storico o per un giallo. A me non basta mai: se non mi trovo nei guai, faccio di tutto per cercarli. Ho pensato “perché non ambientare parte del romanzo in quel segmento di Arizona che pochi han degnato di attenzione nelle loro scorribande narrative?” È toccato a Sedona. Cittadina nota per la sua anima pacifica, per il mistero e la magia della new age, per le sue affascinanti rocce rosse. Il crescendo dell’intreccio narrativo accompagna il percorso della lettura, lasciando alle spalle la bollente solidità familiare di Yuma per tuffarsi nell’ignoto di Sedona. Accompagnando la crescita interiore di Tami. Ci sono riuscito a legare ambientazione e personaggi, come era nelle mie intenzioni? La risposta non spetta a me. Buona lettura.

Autore testi: Keypaxx © Copyright per questo testo dal 2015. Tutti i diritti riservati.
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54 risposte a “Yuma, Sedona e le altre


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  2. Mi piace come dai spiegazioni del tuo metodo di lavoro quando scrivi, è molto interessante e piacevole sapere come nascono i tuoi racconti, le storie, i luoghi, i personaggi. Direi che fai sempre un ottimo lavoro e riesci nel tuo intento.
    Serena notte e buon fine settimana.
    Ciao, Pat

    • @Patrizia M.

      Ti ringrazio per l’apprezzamento di questo mio ulteriore impegno. Sì, amo poter spiegare come nascono certi progetti e parlare di quello che succede dietro le quinte. Credo sia interessante per il lettore conoscere per quale motivo una storia venga sviluppata in un determinato modo.
      L’augurio per un sereno fine settimana a te.
      ^____^

  3. Bello sapere il percorso che fai per realizzare i tuoi libri, le ambientazioni che si uniscono ai personaggi, abilissimo narratore come sempre, compagno di compleanno.

    • @Stefy71

      Credo che la scrittura sia armonia. Ogni singolo elemento ha la necessità di essere accostato agli altri nella giusta dose, compagna di compleanno.
      L’augurio per una serena giornata a te.
      ^___^

  4. Vero, la descrizione ben fatta del luogo dove si muovono i protagonisti e si snodano i fatti, arricchisce di parecchio una narrazione. La colloca, la definisce e la fa vivere al lettore in maniera completa.
    Una felice domenica, ciao

    • @ili6

      Un ambiente narra già le caratteristiche basilari di ogni personaggio: come ha vissuto, quali speranze può nutrire, i suoi sentimenti.
      Siamo figli della Madre Terra, ne assumiamo forza e debolezza.
      L’augurio per un sereno inizio di settimana a te.
      ^___^

  5. Concordo su quanto affermi. Forse molti scrittori mettono l’accento su altri “particolari” ma personalmente ritengo molto importante il saper descrivere i luoghi dell’ambientazione nel modo più preciso possibile.
    Non so se da wikipedia si possono estrarre tutti i dettagli necessari per creare la magia dell’avvincente reale… a volte è importante narrare e descrivere luoghi che realmente si sono visitati. O forse ci sono scrittori così dotati che riescono a simulare così bene descrivendo luoghi che non conoscono… certo la fantasia può aiutare parecchio, ma una preparazione (come tu la descrivi nel dettaglio) è sempre necessaria per dare il giusto disegno pragmatico alla narrazione. Non so se tu hai già visitato i luoghi che descrivi nel tuo ultimo romanzo, comunque hai reso bene l’idea riuscendo a descrivere anche dettagli specifici (tromba d’aria nel deserto, ad es.). Magari appartieni alla categoria degli scrittori attendi e dotati di un estro specifico 😉 Quei luoghi li ho visitati (già te l’ho scritto) e anche se sono passati gli anni, leggendo il tuo romanzo mi ci sono ritrovata lì…
    serena settimana :-)c

    • @Giovannoni Claudine

      In effetti ci sono autori e scrittori che narrano dei luoghi che visitano con estrema efficacia. Per citare un contemporaneo direi che Mauro Corona è tra questi, con ambientazioni vissute sulla sua pelle. Altri riescono a rendere nel minimo dettaglio le ambientazioni senza nemmeno muoversi da casa. Basta pensare a Emilio Salgari, con i suoi racconti e romanzi dal sapore esotico. Naturalmente, come ho scritto, non basta una documentazione su Wikipedia per descrivere flora, fauna, costumi, tradizioni di un luogo: occorre aiutarsi con diversi altri mezzi.
      Non ho la pretesa di scrivere un trattato ambientale, miro però a inserire nei miei lavori di narrativa “il sapore della terra”. E, grazie a preziose testimonianze realistiche come le tue, leggo di essere riuscito nel mio intento.
      L’augurio per un sereno inizio di settimana.
      ^____^

  6. Ciao Kei!!
    Ho letto il tuo ultimo libro e mi è piaciuto,sei riuscito nel tuo intento di “legare” personaggi e luoghi,il passato e il presente una costante dentro la lettura scorrevole che mi hanno permesso di fare un viaggio bellissimo.
    Buona domenica,un sorriso! :)))

    • @claudiaquaglia55

      Ti ringrazio per il tuo parere positivo. Sono felice che il romanzo sia riuscito a trasmetterti le emozioni che descrivi. È proprio un viaggio esteriore ed interiore, tra la vita delle persone presenti, dei popoli e della terra circostante.
      Sarei felice se tu potessi scrivere la tua opinione anche sullo store di acquisto o su Amazon, in modo da aiutarmi a divulgarlo.
      L’augurio per un solare inizio di settimana a te.
      ^____^

  7. Leggere la descrizione del tuo modo di scrivere e di effettuare le ricerche è già come leggere un bel romanzo. Personalmente quando leggo amo soffermarmi su descrizioni accurate dei luoghi in cui la vicenda si svolge, mi sembra che l’ambiante circostante, se ben descritto, riesca a dare una maggiore consistenza al personaggio e alla sua psicologia. Non ho ancora letto nessuno dei tuoi libri, li trovo in libreria?
    Ti auguro una serena settimana.
    Antonella

    • @Antonella

      In effetti, il lavoro alla base di un romanzo è talmente vasto da rivaleggiare, per quantità di pagine, al libro stesso. E solo una parte di esso è integrato al testo finale.
      I miei libri si possono trovare in alcune zone del Veneto. Altrimenti, nella maggior parte dei casi, è possibile averli tramite ordinazione all’editore o su ibs.
      Trovi tutto QUI.
      L’augurio per una serena giornata.
      ^___^

  8. Non scrivo nulla perché ripeterei molto di quello che ti è già stato scritto dai lettori che mi hanno preceduto. Questo tuo post mi ha profondamente interessato, passerò ancora di qui. Ti lascio il mio sorriso.

    • @Ambra

      Il pensiero di ogni persona che mi visita è importante. Non ci leggo nulla di ripetitivo. Se le parole sono simili a chi è venuto prima, pazienza: servirà a rafforzare un’opinione. Per cui non avere mai timore di scrivere qualcosa di già scritto.
      😉
      Un caloroso benvenuta a te tra le pagine del mio blog.
      ^____^

  9. Ciao, eccomi qui, non sapevo ti fossi trasferito. E’ molto accogliente qui, complimenti.
    Mi è molto piaciuto questo post che spiega il tuo modo di ricerca come scrittore. Le ambientazioni sono sempre stata una mia curiosità di lettrice: come si scelgono? come si trovano? e quando un libro non la definisce, mi viene sempre da chiedermi il perché?
    Bel post!!! Grazie di aver condiviso le tue idee.

    Ps: se ti interessasse farmi recensire il tuo libro, scrivimi pure una mail. Buona serata.

    • @Sara Emotionally

      Forse ti confondi con un altro blog: è da tre anni pieni che sono su WordPress, dopo che la piattaforma Splinder ha chiuso i battenti.
      Il mio Sito-Blog ufficiale albertocamerra.com è invece online da tre anni e mezzo circa (prima risultava sotto blogger).
      Le ambientazioni hanno un valore differente, a seconda dell’autore che le utilizza. Alcuni non le ritengono importanti, perché magari si concentrano su altri aspetti. Grazie per l’apprezzamento del post e delle tecniche che utilizzo nella scrittura.
      L’augurio per una serena giornata.
      ^__^

  10. Grazie per essere passato dal mio blog. Sono venuta a curiosare e quello che ho letto mi è piaciuto molto. Spesso non si immagina il grandissimo lavoro di ricerca che si nasconde dietro ad un romanzo, ma tu hai saputo raccontarlo benissimo!

    • @ale

      Sì, dipende anche dal genere di pubblicazione: gli argomenti trattati possono richiedere settimane di ricerca, ma anche mesi o anni. L’importante è offrire un libro il più completo possibile, romanzo o saggio che sia.
      Un caloroso benvenuta a te tra le pagine del mio blog.
      ^___^

    • @Luci@

      Ti ringrazio per l’apprezzamento che mi scrivi e spero potrai dirmi qualcosa anche riguardo le mie pubblicazioni.
      L’augurio per una serena giornata a te.
      ^___^

  11. Infatti, bisogna documentarsi e andare all’origine delle cose e dei luoghi, e tu dimostri benissimo questa capacità, offrendo al lettore una splendida visuale a tutto tondo di ciò che circonda la relatà dei personaggi. Buon lavoro e buon fine settimana.

    • @Luisa

      Ci provo. Gli obiettivi, del resto, ho sempre pensato che si possano ottenere solo con il duro lavoro… oltre a una buona dose di fortuna; ma quella, come sappiamo, è cieca.
      L’augurio per un sereno fine settimana a te.
      ^__^

  12. Mamma mia, che bella la foto che hai scelto! Bellissima! 😀
    L’ambientazione è una delle cose che mi ha colpito nel tuo libro, è ciò che permette anche di “entrare tra le pagine” insieme alla caratterizzazione dei personaggi quindi, sì, secondo me ci sei riuscito benissimo! 🙂 Quando penso a “Luna senza Inverno”, è come se respirassi ancora l’atmosfera, è come se ci fossi stata, e non nego che spero nel continuo… 😉
    Un carissimo saluto e a presto!

    • @Viviana Re Fraschini

      Sono felice per la tua preziosa testimonianza sull’ambientazione del romanzo. Infatti, per quanti sforzi un autore possa fare, il responso, alla fine, spetta sempre al lettore: è lui giudice e giuria di un lavoro stampato. Se riesco a sfiorare le sue corde, o a colpire più a fondo, il merito è da imputare alla sua sensibilità. La tua sensazione riguardo “all’esserci stata” mi conferma quanto desideravo trasmettere.
      Non so se ci sarà un seguito: il romanzo può benissimo restare un episodio singolo perché, se punti in sospeso si dovessero avvertire, sono perfettamente conformi al mio stile di scrittura. Ritengo che nessuna vicenda possa avere un punto finale, così come avviene nella vita: spetta al lettore proseguire poi, con la fantasia, le gesta degli interpreti di un libro. Anche se non nego la possibilità di un’ipotetica seconda parte scritta: chissà, magari tra qualche anno…
      L’augurio per un solare inizio di settimana.
      ^____^

  13. La location, l’ambiente, il luogo dove si snodano vite e personaggi, hanno per me
    molta importanza in particolare nei racconti o storie più che nei film
    Tu, hai brillantemente capito il valore
    Buona domenica, Alberto
    Sentimental

    • @Sentimental

      In realtà non è questione di comprenderlo, ma di cosa viene naturale. Per esempio, ci sono scrittori che han fatto la loro fortuna copiando romanzi erotici di successo, magari fingendosi anche di sesso femminile; pur di vendere hanno costruito a tavolino una finzione. Io non potrei fingere: ho una scrittura trasparente e chi legge lo capirebbe subito.
      Felice domenica a te.
      ^__^

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