Dietro le quinte di Caprice e lo stregone

Cosa succede dietro le quinte di un romanzo? Scoprire cosa accade nella realizzazione di un film, ai nostri giorni, è abbastanza facile: con le produzioni milionarie, che coinvolgono spesso notevoli investimenti e attori di primo piano, soddisfare la propria curiosità è alla portata di tutti. Ai lavori cinematografici sono dedicati speciali, interviste ai protagonisti, focus su sceneggiatori e fotografi, primi piani alle scenografie e costumi, approfondimenti sulle location in cui le sequenze sono state girate. Personalmente, amo addentrarmi nelle indiscrezioni e nei retroscena che coinvolgono la realizzazione di una pellicola. I contenuti speciali dei DVD, solitamente molto sostanziosi, sono per me un’autentica leccornia da vedere e rivedere. Perché non accade la stessa cosa nei confronti di un libro? Eppure, in molti casi, è soltanto grazie a un romanzo che nasce un film straordinario. Senza una base di scrittura, molti lavori cinematografici non sarebbero mai nati e il cinema, splendida creatura per immagini, presenterebbe, in alcuni frangenti, opere prive di anima.
Preferisco non stilare un elenco, mi limito a due soli titoli: La leggenda del pianista sull’oceano, capolavoro tratto da Novecento di Alessandro Baricco; Dracula di Bram Stoker, meraviglia visionaria girata da Francis Ford Coppola grazie al classico scritto dall’omonimo autore.

Sono opere diversissime tra loro, che in comune hanno appunto un senso di gratitudine impagabile nei confronti dei rispettivi romanzi. Quando ho letto il Dracula di Stoker, almeno fino a metà volume, sono rimasto letteralmente a bocca aperta: mi chiedevo com’era possibile che un testo simile, con un tale appeal ipnotico, fosse uscito a fine Ottocento.
Le storie sentimentali e maledette mi hanno, da sempre, avvinghiato quanto i rami di un’edera. Caprice, l’albina di Pontorson, paese che dispiega una stretta e lunga strada fino all’Abbazia di Mont Saint-Michel, è una strega nata sulle pagine di Caprice e il cavaliere e che, da tempo, desideravo richiamare sopra la mia tastiera. Ho rimandato a lungo, quel momento, dopo il primo lungo racconto che la vede protagonista, insieme con il cavaliere, addestratore di falchi, Jean Paul. Ho perso il conto delle volte che ho cestinato la trama iniziale: se avessi conservato tutte le diverse versioni, avrei potuto progettare almeno una mezza dozzina di libri. Ogni volta che ero convinto di aver ideato la sinossi migliore per un romanzo dedicato a Caprice, puntualmente la scartavo. L’albina non era mai contenta: sembrava osservare il lavoro, da dietro le mie spalle, e storcere il naso. Rischiava di trasformarsi in una maledizione, come quella narrata da Bram Stoker. O, più probabilmente con il senno di poi, era il giusto percorso che la strega di Pontorson desiderava per se stessa. Caprice mi ha contagiato con la sua insoddisfazione: niente era abbastanza valido, nulla era sufficientemente coerente. Voleva di più. Voleva il meglio.
Inconsciamente, ho percorso la strada che a suo tempo intraprese Terry Brooks con il suo secondo romanzo, un lavoro sofferto, cestinato e riprogettato sino all’ossessione: oggi, a distanza di quarant’anni, critica e lettori considerano quel libro, Le pietre magiche di Shannara, il migliore in assoluto.
Sia chiaro, non lo affermo io, nei confronti di Caprice e lo stregone. La responsabilità ricade sulla testa della mia editor, scrupolosa e puntigliosa in ogni singola frase: “sei cresciuto tantissimo, dai libri precedenti. Si sente un’attenzione particolare, una ricerca di precisione e una pulizia nella scrittura. Caprice è una giovane donna che seduce attraverso il fascino dell’animo e la tenerezza del modo di essere.”
Da non crederci. La streghetta dietro le mie spalle sogghignava compiaciuta.

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Il libro in brossura di Caprice e lo stregone

Come ricorderai, se sei un amico/a che mi segue con regolarità, dal primo di febbraio è stata attivata la prevendita, in digitale, del mio nuovo romanzo: Caprice e lo stregone. Dal quattordici di febbraio, per San Valentino, la prevendita del medesimo libro è diventata una disponibilità immediata al download, sempre in versione digitale. Come ho scritto, l’eBook anticipava la versione cartacea del romanzo, della quale non avevo alcuna data certa. Ipotizzavo l’uscita su carta attorno al periodo estivo, magari a cavallo della prossima estate, perché preferisco mettere sempre le mani un po’ avanti, quando si tratta di allargare la responsabilità all’editore – benché indipendente e con stampa solo su richiesta del lettore, Youcanprint resta un editore –. Caprice e lo stregone è invece in vendita da ora, tramite ordinazione, presso le librerie convenzionate – ben 4.500 in tutta Italia – oppure con l’ordinazione online, al sito dell’editore e attraverso i maggiori canali distributivi – IBS, La Feltrinelli, Mondadori ecc. –
Perché questa differenza di uscita, tra l’eBook e il cartaceo?
Sono consapevole che la maggior parte dei lettori di libri, circa il 92% in Italia, preferisce la carta stampata alla versione eBook. Ma il libro su carta richiede una lavorazione editoriale e una distribuzione molto più laboriosa di un eBook. Occorrono permessi, registrazioni, di cui il digitale necessita in misura minore. È il processo distributivo a fare la differenza: un volume digitale viene caricato sopra una piattaforma online e scaricato, dal lettore, con un’operazione che dura pochi minuti. Il volume su carta deve prima essere stampato, quindi distribuito fisicamente e, infine, spedito a casa del lettore, oppure alla libreria di fiducia, tramite un corriere: procedimento che richiede giorni e settimane di tempo. Soprattutto se, come nel caso di un autore indipendente, alle spalle non ci sono organi editoriali consolidati che ammortizzano le tempistiche. Superato il processo di stampa e distribuzione, anche il libro di un autore indipendente è reperibile in pochi giorni. Ordinare Caprice e lo stregone ora, attraverso una piattaforma come IBS, La Feltrinelli e Mondadori, significa attendere al massimo una settimana – in certi casi persino meno – e questi negozi di rete permettono il pagamento anche tramite contrassegnopaghi in contanti solo quando il corriere/postino te lo consegna tra le mani –, se preferisci. Naturalmente accettano comunque ogni tipo di carta, ricaricabile e di credito. Come scrivevo più sopra è possibile ordinare il libro persino presso una libreria fisica, tra tutte quelle convenzionate. Ti è sufficiente comunicare il titolo: Caprice e lo stregone; l’autore: Alberto Camerra; l’editore: Youcanprint; il codice ISBN: 978-88-27817-05-6
Ti chiedo, come al solito, una grande cortesia: appena lo avrai letto, scrivi la tua recensione presso lo store di acquisto. In caso il tuo acquisto avvenga in libreria, scrivi la recensione su IBS. Se hai bisogno di conoscere quale sia la libreria fisica convenzionata più vicina a te, non esitare a chiedere: scrivimi la tua città, provvederò a segnalartela.

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Il principio di Caprice e lo stregone

Caprice e lo stregone, il mio nuovo romanzo in vendita dal 14 di febbraio, è uscito per ora in versione digitale ed è disponibile in tutti gli store: Amazon, Apple, Google Play, Kobo Mondadori, La Feltrinelli ecc. Il cartaceo è previsto nelle prossime settimane, ma non c’è ancora una data precisa. Voglio comunque offrirti la possibilità di leggere un lungo incipit, come se stessi sfogliando il libro presso la tua libreria di fiducia. Mi auguro sia di tuo gradimento e che possa invitarti a proseguire la conoscenza con il resto del romanzo, in eBook.
Buona lettura.

***

C’era un’antica storia che accompagnava la leggenda delle rose e Caprice l’aveva ascoltata molte volte, dalla madre. Non si stancava mai di farsela ripetere.
In quella leggenda, l’albina di Pontorson ritrovava una parte di se stessa. Le piaceva considerarsi il risultato della spuma dell’oceano che aveva creato la rosa Alba.
Una fantasia di bambina in cui si calava ancora, ogni tanto, quando provava disagio e tristezza.
In comune con la rosa, Caprice aveva il colore bianco dei capelli e un genitore, suo padre, venuto dal mare e mai conosciuto.
Il sole stava tramontando e il paese veniva lentamente raggiunto dalle lunghe ombre della sera. Un petalo portato dal vento aveva disegnato cerchi invisibili sopra la testa della ragazza e le era planato sopra il palmo aperto. Caprice lo avvicinò alle narici, inspirandone la fragranza. Ne restò deliziata, come sempre.
La mente viaggiava al roseto di Mont Saint-Michel, al volto del suo amore Jean Paul. Ogni giorno lontano da lui le sembrava un giorno perso.
Posò il petalo bianco dentro una tasca del vestito, per catturarne una parte del suo odore e sentirselo addosso. L’abito lungo da lavoro, di un verde slavato, le arrivava alle scarpe. Lo aveva ricavato tagliando i pezzi di alcune vecchie salopette: in questo era diventata abbastanza brava, ma non ancora come la madre.
Frugò nella cassetta della posta, tra bollette da pagare e volantini pubblicitari, e prese la busta tra le dita. Era rettangolare, spessa, come se all’interno ci fosse qualcosa di robusto quanto un cartoncino. La curiosità di Caprice aumentò a causa del sigillo rosso in ceralacca: qualcuno lo usava ancora. Sopra lo stesso, era incisa una torre o qualcosa del genere. Un simbolo mai visto prima. La busta aveva un colore giallino e la carta sembrava preziosa, quasi una pergamena. L’albina la scrutò da ambo i lati, alla ricerca di un indizio da parte del mittente. Non ne trovò. Sul retro, in un’elegante scrittura a mano, era solo riportato:

Alla Gentilissima Caprice Roue,
confido nella vostra ambita presenza.

Un invito – comprese la ragazza – ma da parte di chi? Possibile che sia
Le sembrava troppo assurdo per essere vero.
Persino il linguaggio usato sapeva di antico.
Girò lo sguardo in direzione dell’Abbazia, dove il suo amore viveva insieme agli adorati falchi. Tornò a fissare la busta e poi ancora l’orizzonte: a una decina di chilometri in linea d’aria c’era l’isolotto, parzialmente ricoperto dalle onde, con il santuario.
Oltre l’isolotto, verso il centro dell’oceano, c’era Tombelaine.
Strappò la parte superiore della carta: una leggera essenza dal profumo di giglio selvatico le carezzò le narici, mescolata a una seconda che Caprice stentava a riconoscere. Estrasse il cartoncino scuro dentro alla busta, scritto in una raffinata grafia in inchiostro dorato e lesse le poche righe a lei rivolte.
Al termine, ripose l’invito da dove lo aveva preso e si guardò le dita, sollevandole fino al naso: conservavano l’ombra tenue dell’inchiostro giallognolo sui polpastrelli e tracce di quella fragranza che la sua memoria le stava rivelando adesso.
Era qualcosa di remoto, inebriante e unico.
Il profumo delle rose nere.
[…].

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Caprice e lo stregone | il BookTrailer

Sarà in prevendita dal primo febbraio 2018 e in vendita il giorno di San Valentino, il quattordici febbraio, il nuovo romanzo Caprice e lo stregone. Te lo anticipo così, a te che segui questo mio laboratorio di scrittura – da dove hanno preso vita tutte le mie pubblicazioni editoriali – per merito, e “colpa”, proprio di chi ha appoggiato questa profonda passione per la scrittura. Se mi segui da un po’, se leggi i libri che pubblico, probabilmente ti starai chiedendo se il nuovo romanzo è un seguito del racconto Caprice e il cavaliere, uscito nel 2015: la risposta è no. Non nel senso stretto del termine, almeno. Mi piacciono le saghe, da lettore e da scrittore, ma trovo fastidioso un libro che, all’ultima pagina, mi rimanda al successivo troncandomi a metà la storia appena letta. Se devo alzarmi da tavola dopo aver iniziato un pranzo, vorrei non dovermi sedere di nuovo per terminarlo: preferisco tornare un altro giorno, alla stessa tavola, ben consapevole che il menu sarà di mio gradimento e saprà saziarmi come desidero. Non devi aver letto Caprice e il cavaliere per comprendere il nuovo Caprice e lo stregone ma, se lo hai letto, ritroverai le medesime atmosfere, i medesimi protagonisti con altri che li affiancheranno, riavrai il piacere di passeggiare con Caprice e Jean Paul, tra le mura dell’Abbazia di Mont Saint-Michel, assaporando i segreti che da millenni la circondano. Conoscerai il fascino ambiguo di Victor Leduc e visiterai la Rocca dei Puritani, percorrerai il sentiero misterioso che ha portato Lucien a incrociare il destino di Caprice e, soprattutto, sentirai il rintocco di Mezzanotte quando, allo scoccare dell’ora delle streghe, ti renderai conto che le lancette possono muoversi oltre il quadrante di un campanile e assumere le forme più impensabili. Ad esempio, quelle di un alleato che conoscerai nelle campagne di Pontorson, quando l’oscurità scenderà sull’anima e due occhi verdi ti mostreranno l’unica salvezza possibile: quella dell’amore. Un amore che brucia ogni maleficio.
Dopo Lila – il serial che ti ho presentato qui – collegata all’immaginaria sacra linea della spada di San Michele, nata dopo la sua lotta contro il demonio, che attraversa la val di Susa – dove Lila comincia il suo viaggio – Monte Sant’Angelo nel Gargano e, appunto, Mont Saint-Michel, torniamo ora nella Bassa Normandia, dove tutto ha avuto davvero inizio.
Spero di conoscere presto le tue impressioni su Caprice e lo stregone. Ci conto. In anteprima ti offro la possibilità di sentire la musica e vedere il nuovo BookTrailer, sotto al quale, su YouTube, puoi leggere anche la trama del libro in uscita.
Ti raccomando, segna la data: la prevendita parte il primo febbraio. L’eBook sarà sugli store online a San Valentino, mentre il cartaceo arriverà appena possibile.
Clicca sul box qui in basso, che ripropone il video a dimensioni ridotte, oppure clicca sopra il titolo Caprice e lo stregone | Alberto Camerra | BookTrailer, per vederlo su YouTube in formato più grande. Buona visione.
🙂


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Caprice e il reale

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Quando si parla di fantasy, occorre ricordare che il genere è caratterizzato da elementi come il mito, il soprannaturale, il surreale e, generalmente, da tutti quegli argomenti che non possono essere scientificamente spiegati. Molto spesso, questa letteratura è rappresentata da creature mitologiche e magia, da situazioni che allontanano i protagonisti da ambientazioni reali. La fantasia non ha limiti, non può essere etichettata, se usciamo dal normale e dal quotidiano ogni strada è possibile e giustificabile. Per questo motivo, il fantasy moderno, che alcuni reputano iniziato tra il XIX° e il XX° secolo, si è suddiviso in ulteriori e numerose categorie schematiche. Dalla Bizarro fiction, dominata dall’assurdo e dal grottesco; allo Steampunk, caratterizzato da una tecnologia anacronistica; fino all’High Fantasy, rappresentato dall’opera di Tolkien. Nel mezzo esistono parecchi altri sottogeneri: Fantasy fiabesco, New Weird, Sword and Sorcery, Fantawestern e almeno una buona dozzina di etichette ulteriori. Caprice e il cavaliere, il mio racconto più recente, uscito in occasione dello scorso equinozio di primavera, nasce da un precedente racconto breve postato alcuni anni fa sopra le pagine di questo stesso blog: L’errante cavaliere. Come ho scritto in occasioni precedenti, di quel breve scritto Caprice e il cavaliere è un’evoluzione: parte da delle basi classiche, dove predomina la figura del cavaliere in armatura, del drago mitologico e della fanciulla in pericolo, per svilupparsi in direzioni ben diverse. Chi mi segue sul blog e ha letto i racconti presentati online, per poi affidarsi alla lettura delle pubblicazioni editoriali, su carta o in digitale, conosce la mia predisposizione verso l’aspetto sentimentale dei protagonisti. Una storia può nascere tra le nevi di un picco nevoso, oppure nel deserto dell’Arizona, come anche tra le mura di un’Abbazia millenaria: quello che amo è rivelare la vita di ogni singolo personaggio, trattandolo per quanto possibile come se fosse una persona cara, un amico, un collega o qualcuno che non conoscerò mai davvero, ma che è importante almeno quanto lo sono gli altri. Ecco perché può essere una figura negativa, oppure marginale da descrivere in pochi tratti, tuttavia anche quest’ultima rappresenta un importante tassello nel mondo del mio personaggio principale. Va perciò trattata con rispetto, perché senza di lei la colonna della storia potrebbe mostrare delle profonde crepe. In altre parole, il quotidiano e il reale sono imprescindibili. Persino nel fantasy, dove gli elementi principali devono necessariamente essere altri. L’albina Caprice, titolare del mio racconto, si accosta al Paranormal Romance proprio per mantenere alta l’attenzione verso quello che reputo uno stile personale. Nel Paranormal Romance le storie sono legate al sentimento, sono ambientate nel mondo reale, spesso ai nostri giorni, nonostante la presenza di creature paranormali ed esoteriche come streghe, angeli o demoni. E nell’Urban Fantasy predominano le caratteristiche urbane con le relative tematiche. Caprice e il cavaliere offre queste basi e percorre una strada legata al romanticismo ma, soprattutto, ai misteri fantastici della vita.

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Caprice e i falchi

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Una delle caratteristiche, forse meno evidenti, della maggior parte delle mie pubblicazioni consiste nella presenza degli animali. Chi ha letto Fiori nella Neve non potrà non associare quel libro anche alla figura felina di Gatto; interprete aggiunto del romanzo. In Luna senza Inverno la presenza dei lupi ha un suo preciso significato e un forte peso nell’economia della trama. Difficile evitarlo: gli animali sono parte integrante della mia vita. Sin dall’infanzia ero circondato dai gatti, poi sono arrivati i cani, i pesci dell’acquario, i caprioli della campagna dove oggi vivo e gli uccelli che quotidianamente sorvolano lo spazio aereo sopra la mia testa. In Caprice e il cavaliere, il nuovo racconto lungo disponibile in formato eBook e cartaceo, un ruolo fondamentale è svolto dai falchi. Un genere di rapace suddiviso in diverse specie che popola quasi ogni angolo del nostro pianeta. Molto conosciuto è il falco pellegrino, diffuso in vari continenti – dall’Europa all’Africa, dal Sudamerica all’Oceania -, noto per la sua elevata velocità di caccia che, in picchiata, può superare i 300 km/h. che lo rende perciò il più veloce animale esistente. Alcune specie sono caratteristiche per via della loro storia, basti pensare al falco della Regina, tipico del nostro Mediterraneo, che ha preso il nome da Eleonora d’Arborea, regnante sarda del XIV secolo ricordata per una legge che vietava la caccia dei falchi adulti. C’è poi il falco dickinsoni, diffuso principalmente in Africa, che deve il suo nome al missionario inglese responsabile di averne catturato il primo esemplare; vive nelle savane e nelle zone paludose, cibandosi di insetti e cavallette.
Essendo, come ho già scritto, ambientato su un’isola, Caprice e il cavaliere doveva avvalersi di una specie il cui habitat potesse essere accanto all’acqua. Ho deciso di utilizzare il falco pescatore; rapace che si nutre essenzialmente di pesci, distribuito in vari paesi bagnati dall’oceano. Nel Mediterraneo è piuttosto raro. Lo possiamo trovare in Corsica, in Algeria, in Marocco. In Italia è tornato di recente, nel Parco Naturale della Maremma e nell’isola di Montecristo. Audacieux (in italiano Audace) e Foudre (in italiano Fulmine), la coppia di falchi pescatori all’interno del racconto, sono volatili che evincono le capacità di Caprice. Svelano il suo particolare rapporto con gli animali ed hanno una funzione importante nelle sorti di entrambi gli attori principali.
Se non lo hai ancora fatto, scopri nella lettura questa meravigliosa specie di volatili.

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Caprice e il cavaliere arriva in libreria

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La sorpresa è involontaria e, come tale, non era prevista. Tuttavia, date le richieste e l’interesse verso il mio nuovo titolo, mi sono mosso per accontentarti. Se anche tu appartieni ai lettori che ritengono un libro tale solo se pubblicato su carta, se mi segui e apprezzi le opere che propongo, spero che questa notizia possa farti felice. Conto sul tuo aiuto, indispensabile, per divulgare la novità; tra amici, parenti e conoscenti, e concretamente; nell’acquisto del nuovo titolo. Immagino però il tuo stupore, riguardo la pubblicazione in brossura di Caprice e il cavaliere. Perché, se hai letto le mie precedenti affermazioni su questo blog, sul mio sito-blog albertocamerra.com e sui social network, dove comunicavo l’esclusiva digitale (eBook), forse avrai un po’ di confusione. A questo proposito, per fugare ogni dubbio e fare chiarezza, ho pensato di scrivere una piccola lista di FAQ: domande con relative risposte che si usa offrire, in rete e non solo, mirate a creare la massima trasparenza possibile. Ci provo. Naturalmente, se ne hai altre, non esitare a pormele tra i commenti: ti risponderò con estremo piacere, come sempre.

***

Cosa significa “Caprice e il cavaliere arriva in libreria”?
Caprice e il cavaliere, il mio titolo più recente, è stato pubblicato in eBook nel mese di marzo. Fino a pochi giorni fa, era disponibile, in tutti gli store online, soltanto in formato digitale. Ora è possibile ordinarlo in libreria.
Quindi gli amanti del libro su carta potranno trovarlo sugli scaffali della propria libreria di fiducia?
No. Come avviene per la maggior parte degli autori indipendenti e per la maggior parte delle case editrici medio-piccole, il titolo non è presente fisicamente in libreria: occorre richiederlo al libraio.
Qual’è il prezzo di Caprice e il cavaliere in brossura?
Il prezzo di vendita è fissato a 9,00 €. Si tratta, come noto, di un racconto. Perciò ha un numero di pagine contenuto, al pari del prezzo.
Come va richiesto Caprice e il cavaliere in formato cartaceo?
Ci sono diverse possibilità.
Online: Sul sito del mio nuovo partner di pubblicazione, a questo link; Youcanprint Edizioni. Oppure consiglio quello che ritengo il miglior store italiano, a questo link; IBS.
Offline: In una delle numerose librerie presenti in tutta Italia, scorrendo l’elenco di questo link; librerie convenzionate. Oppure scrivendomi, per conoscere le librerie convenzionate nella propria citta, a questo link; contatto autore.
Se ci si reca in libreria, consiglio di annotarsi i dati necessari:
Titolo; Caprice e il cavaliere. Autore; Alberto Camerra. Editore: Youcanprint. ISBN; 978-88-93065-28-3.
Questi metodi valgono per tutte le tue opere pubblicate?
No. I miei titoli precedenti sono tutti sempre disponibili, in formato eBook, negli store digitali. Ma il formato cartaceo di Luna senza Inverno, Al & Bo – la costola di Adama e Fiori nella Neve è disponibile solo attraverso l’ordinazione online (consiglio IBS), con spedizione al proprio domicilio. Oppure ordinandoli presso uno dei dieci IBS Bookshop presenti nelle maggiori città italiane.
Come mai questa differenza tra le opere precedenti e la nuova opera Caprice e il cavaliere?
Perché ho cambiato il mio partner di pubblicazione. Le opere precedenti a Caprice e il cavaliere sono, al momento, pubblicate con un editore che, in passato, mi ha provocato enormi difficoltà di reperibilità nelle librerie fisiche. Il cambio di marchio editoriale deriva proprio dalla mia ferma volontà di eliminare ogni possibile inconveniente, favorendo l’acquirente/lettore che, mi auguro, possa premiare l’impegno con l’acquisto dell’opera.

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Caprice e le streghe

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Ci sono alcune figure classiche ben radicate nelle storie fantasy e nei suoi diversi numerosi sottogeneri. Tra magia, creature leggendarie e vicende avventurose, spiccano infatti stregoni, guerrieri e streghe. Se mi leggi da qualche tempo, non dovrebbe esserti nuova la mia preferenza verso Terry Brooks, scrittore tra i più famosi e dalla carriera pluritrentennale, che nel 1997 decise di stupire i propri fans con un libro differente dai suoi precedenti: Il demone. L’opera, diventata in seguito una saga, si discosta dal fantasy classico e dall’immaginario mondo di Shannara perché narra una vicenda ambientata ai nostri giorni, nel nostro quotidiano. In questo modo, per la prima volta, l’autore statunitense si addentra nell’urban fantasy. Non è il lavoro più apprezzato dai lettori, è però l’opera più amata da Terry Brooks stesso e da me. Negli anni, continuando a scrivere e iniziando a presentare i miei lavori in rete e sulla carta, quel libro di Terry è sempre stato un piccolo importante faro nel mare sconfinato della narrativa. Pur raccontando, a volte, storie dallo stampo fantastico, ho sempre cercato di ancorarle bene a terra. Inserendo al loro interno elementi magici, ma subordinati alle caratteristiche degli interpreti. Quella di Caprice e il cavaliere è una storia che abbraccia proprio il fantasy contemporaneo, dividendosi tra urban fantasy e paranormal romance. La ragazza di Pontorson, comune ai piedi di Mont Saint-Michel, è una strega. Nel suo caso l’accezione va però approfondita con cautela. Esistono streghe dedite a pratiche negative, occulte e soprannaturali, spesso presentate come donne incartapecorite, maligne, antagoniste degli eroi nelle fiabe popolari. Ci sono anche streghe dedite alla magia bianca, con l’onere di contrastare quanto di malvagio è in grado di combinare la magia nera. Inoltre, a differenza di creature mitologiche come elfi, troll o draghi, le streghe compaiono sui libri di storia: nel Medioevo la Chiesa cattolica le riteneva opera del diavolo, sino al 1800 venivano cacciate, torturate e bruciate sul rogo. Solo in anni successivi, grazie all’opera di vari studiosi, sono riconosciute le pratiche di guarigione, fertilità e uso delle erbe come positive. Lo stesso periodo in cui, per la prima volta, i Nativi americani vedevano riconosciuti i loro meriti nella scoperta di medicine alternative a quella dell’uomo bianco. Cinema e televisione hanno contribuito a mostrarne gli aspetti positivi con le sorelle Halliwell di Streghe, Buffy, Harry Potter. La giovane Caprice affronta i problemi legati all’ultima adolescenza, un rapporto contrastato con la madre e un padre mai conosciuto, rischiando di rimanere vittima delle difficoltà legate alla mancanza di esperienza. Nel suo caso, i malintenzionati attingono a droghe letali connesse al mondo della stregoneria. Riuscirà il calore del sentimento a spezzare la gelida oscurità?

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Il principio di Caprice

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Caprice e il cavaliere, il mio nuovo racconto, non può essere sfogliato in libreria. Non esiste versione cartacea ma solo quella digitale. E, se anche esistesse la brossura, si potrebbe acquistare esclusivamente su ordinazione. Mi piace però pensare di averti invitato a scorrerne un lungo incipit presso la tua libreria di fiducia, dopo avertene mostrato la copertina e la trama.
Buona lettura.

***

La ragazza canticchiava il suo nome all’altezza del rettilario, a due passi da Mont Saint-Michel. Le piaceva il suono. La divertiva la storia che nascondeva.
Da bambina non ne capiva il senso. Era costretta a subire gli acidi sberleffi delle compagne di scuola.
«Sei un capriccio.» La schernivano. «Una voglia che si è tolta tuo padre.»
Talvolta, tornata a casa, si rinchiudeva nella sua stanza a versare lacrime aspre. Malediceva le scelte inconcepibili degli adulti. Questo finché Marianne, la madre, non la prendeva da parte, facendole capire l’importanza della singolarità.
Perché Caprice, di unico, non possedeva soltanto il suo inconsueto nome. Ma anche il colore dei capelli. Della stessa tonalità della neve. Bianchi.
Fin da piccola aveva imparato a venire a patti con la propria diversità. Un’eredità guadagnata per la bizzarria dei geni.
Ora, superati da poco i diciotto anni, continuava a tingersi i capelli di biondo come aveva iniziato a fare dalla prima adolescenza.
«Mi dispiace, tesoro. Temo non troverai mai un ragazzo giovane se penserà di uscire con tua nonna, invece che con te.» Le aveva messo in testa l’amica Elodie, a tredici anni.
Perciò, vedendosi appartata dai ragazzi più carini della scuola, finì per credere alle nefaste previsioni di Elodie e, dall’anno dopo, decise di farsi bionda.
Qualcuno la invitò a uscire, ma furono flirt di breve durata. Perché la diversità tra lei e i coetanei non si limitava al colore dei capelli.
Si trattava di percezioni. I giovani avvertivano in sua presenza qualcosa di anomalo. Caprice reagiva in maniera strana di fronte alla normalità.
Quando Stephan le rubò il primo bacio, lei non arrossì. Non si oppose neppure con rabbia, schiaffeggiandolo. E nemmeno si lasciò andare tra le sue braccia. Lo guardò apatica. Quasi avesse assistito al bacio ricevuto da un’altra.
La solita Elodie provò a rincuorarla, assicurandole che, appena incontrato il ragazzo giusto, ogni sorta di presunto problema le sarebbe parso risibile.
Ancora più caratteristico il suo rapporto con gli animali.
Tutti la adoravano, persino quelli più ostili. Cani allo stato brado in fuga nelle vicine praterie, cavalli imbizzarriti scappati da qualche fattoria della zona. Diventavano subito mansueti, nel momento in cui le loro strade incrociavano quella della ragazza.
Quanto accadeva era un segreto custodito insieme alla madre. La maggior parte delle persone intravedeva un solo aspetto della giovane. L’unico mostrato pubblicamente […].

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Autore testi: Keypaxx © Copyright per questo testo dal 2015. Tutti i diritti riservati.
Immagini © Copyright aventi diritto: “Amanda Seyfried aka Caprice” elaborazione grafica

Caprice e Jean Paul

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Quali sono le forze che muovono il mondo? Puoi porre la domanda a tutte le persone che conosci e a quelle fuori dalla tua sfera sociale: ne otterrai risposte diverse. Per qualcuno, se legato al mondo spirituale, la risposta sarà la Fede. Per altri, legati al mondo materiale, la risposta sarà il Denaro. In alcune situazioni, tra gli indecisi, avrai un’opinione multipla. Potresti sentirti rispondere il Potere e il Denaro. L’Amicizia e l’Amore. Dipenderà sempre da chi frequenti e nessuna risposta potrà dirsi sbagliata, perché proviene da esperienze di vita differenti. Dante Alighieri, non esattamente l’ultimo arrivato, nel verso conclusivo del Paradiso della Divina Commedia, scrive: “L’amor che move il sole e l’altre stelle.” Quindi, per il poeta fiorentino, considerato padre della lingua italiana, è l’Amore la sola forza possibile; il solo meccanismo divino a soffiare sul mondo e sulla vita intera. Del resto, se ricerchiamo le coppie più famose della letteratura, Dante e Beatrice compaiono sempre nei primi posti di un’ipotetica classifica. E non sono gli unici. Altri innamorati ricorrenti sono – sempre per grande contributo dello stesso Dante, che li inserì nella sua Divina Commedia – Paolo e Francesca. Miei vicini di casa, geograficamente parlando, sono invece gli eterni Romeo e Giulietta. Ma possiamo citare anche Lancillotto e Ginevra, Tristano e Isotta, Otello e Desdemona. E, ne sono certo, spulciando nella tua memoria comparirebbero ancora altri celebri innamorati, protagonisti della storia, della letteratura o del cinema.
Ispirandomi a questo concetto
, che sia cioè l’amor che move il sole e l’altre stelle, ho creato la storia di Caprice e Jean Paul, interpreti principali di Caprice e il cavaliere. Chiaramente prendo le dovute distanze dalle coppie menzionate sopra; non ho idea se tra cento anni, quanto scrivo, sarà definito un classico o sarà polvere dimenticata persino dai miei discendenti. Occorre sempre sottostare a un’influenza, perché di nuovo non si costruisce nulla: le nostre azioni sono frutto di esperienze di vita, di quanto appreso durante un cammino personale. Il mio racconto ruota attorno alla sfera dell’Amore. Perché io credo in questa forza. La ritengo la più potente tra tutte. Il Denaro, presto o tardi, finisce. Il Potere si sgretola o viene corrotto. Ma nessuno può eliminare il sentimento. È al di sopra delle parti. Superiore alla ragione. Indipendente alla volontà.
Caprice è una strega, Jean Paul un cavaliere: cosa può esserci di più distante? Sono due ruoli in perenne antitesi, privi di qualsiasi speranza, portati al conflitto e all’odio.
Come scrive Dante, cosa mai ne possiamo sapere noi di una forza che muove il cielo e le stelle, cosa ne possiamo sapere delle ragioni dell’Amore? Non ci resta che viverlo. Accettarlo. Condividerlo con il cuore che si aprirà a noi.

Autore testi: Keypaxx © Copyright per questo testo dal 2015. Tutti i diritti riservati.
Immagini © Copyright aventi diritto: “Protagonisti Caprice e il cavaliere” Design Alberto Camerra.

Caprice e Mont Saint-Michel

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Il mio nuovo racconto, disponibile in eBook dal 23 Marzo, è ambientato nella Bassa Normandia. Per la precisione in uno dei luoghi reputati Patrimonio mondiale dell’Unesco: Mont Saint-Michel. La piccola isola è situata sulla costa settentrionale della Francia, alla foce del fiume Couesnon. Nel cuore di una grande baia, colpita dalle maree europee, Mont Saint-Michel, sulla terraferma, è accessibile percorrendo una strettissima strada rialzata e circondata dalle sabbie mobili. Il fascino di questo luogo è rappresentato da svariati fattori. Un tempo, prima che venisse invasa dal mare, era circondato dalla foresta di Scissy; dove due tribù celtiche svolgevano i loro riti. In seguito arrivarono i romani, che si impegnarono nella costruzione di nuove strade. Una leggenda vuole che l’Arcangelo Michele sia apparso al vescovo di Avranches nel 709 con la richiesta di costruire una chiesa sulla roccia. Il vescovo ignorò la volontà dell’Arcangelo due volte. Per convincerlo, questi, con un dito, forò la fronte e il cranio del religioso, lasciandolo però in vita. Il vescovo, terrorizzato e persuaso, diede l’ordine di costruire una prima grotta di preghiera. Venne chiamata Mont-Saint-Michel-au-péril-de-la-Mer (Monte San Michele al pericolo del mare). In seguito, nel 966, grazie a papa Giovanni XIII e ai duchi di Normandia, fu costruita una nuova Abbazia benedettina, successivamente fortificata. Ed è proprio nell’Abbazia che si svolgono alcuni eventi fondamentali nella storia di Caprice. Il racconto giostra attorno a questi elementi sacri, combinati con una vicenda paranormal romance e urban fantasy. Questi due generi sono una derivazione moderna del fantasy. La differenza principale è l’ambientazione reale e l’epoca attuale. Nel paranormal romance la storia sentimentale tra i protagonisti assume un’importanza basilare e possono esserci contaminazioni esoteriche ed occulte, generalmente drammatiche. Difficile, quindi, affibbiare una precisa etichetta a Caprice e il cavaliere.
Tuttavia, come riportata nel BookTrailer e nel sottotitolo, c’è una frase in grado di definire l’eBook meglio di moltissime altre parole: Un amore oltre i confini dell’anima e del tempo.
La coppia protagonista scoprirà quanto può essere veritiera un’affermazione tanto laconica. Del resto, in una società come la nostra, dove l’unione tra due persone ha una durata sempre minore, ci voleva uno dei luoghi più romantici e carismatici del mondo per rispondere a una sfida così impegnativa.
Caprice e Jean Paul sono destinati a vincerla? Lo scoprirai solo leggendo.

Autore testi: Keypaxx © Copyright per questo testo dal 2015. Tutti i diritti riservati.
Immagini © Copyright aventi diritto: “Mont Saint-Michel” sconosciuto