Quando ho terminato, la batteria del cellulare singhiozza lentamente prima di precipitare nel suono acuto e stridulo di chi ha bisogno di una presa di corrente. Finalmente sono riuscita a sistemare le cose: ho disdetto l’appuntamento di oggi e anche quello di domani, ho avvertito mio padre che non potrò fargli compagnia per cena, ho contato ancora una volta sulla infinita pazienza di Peter. Prendo fiato ed è una fatica, il naso non ne vuole proprio sapere. Nei prossimi giorni la bocca sarà costretta a fare gli straordinari per permettermi di respirare. Sono una donna dinamica, tenermi ferma per più di qualche minuto è un impegno non indifferente per chiunque. Soltanto un brutto virus influenzale con la febbre poteva sperare di avere chance. Così la mia casa, in perenne disordine per la consueta mancanza di tempo, sarà costretta a sopportare il mio pessimo umore. Il silenzio mi circonda, ed è una sensazione strana, nuova. Una sensazione rara, quasi unica, sola. Mi circondo di rumore, dal caos cittadino del lavoro, dalla mattina sino alle ore serali. Questo silenzio è irreale.
“E fuori di qui? anche dalla finestra il mondo sembrerà diverso?”
Mi affaccio per guardare la strada e mi sento in un altro pianeta.
Le macchine hanno già preso la via della città, il traffico si è spostato verso la pianura. Nella bassa collina dove abito, il tempo pare essersi fermato. Poi, dopo attimi che mi appaiono interminabili, un uscio si apre; il vicino di casa, un anziano vedovo, mette fuori la testa circospetto. Dopo una prima ispezione, ne segue una seconda. Quindi, curvo sulla schiena e con passo lento ma fermo, attraversa la strada. Bussa a una porta con un leggero suono di nocche che mi sembra di percepire. Gli apre un’anziana signora con lo sguardo spento che, appena riconosce il visitatore, si riaccende a festa. Lui le sfiora la guancia con le labbra, li vedo avvolti in un tenero abbraccio, prima che la porta si richiuda. Oggi, dopo tanto tempo, mi sono ricordata di una cosa importante; anche il silenzio ha una voce piacevole da ascoltare.
Autore testi: Keypaxx © Copyright 2006-2014. Tutti i diritti riservati.
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Nella ideale parte di Flash ho scelto dal 2010 Sandra Bullock.