Un mio vecchio professore di tecnica artistica aveva una tesi piuttosto ardita: “quando leggi, scrivi o disegni, non puoi anche ascoltare musica”. Per diversi anni ho creduto avesse ragione. Se ascoltavo la radio, mentre mi impegnavo sopra le pagine stampate di un libro, le note somigliavano a un mormorio sonnolento e, come accade talvolta dopo pranzo, il senso di pesantezza si impadroniva di me, interferendo con lo studio. Quindi, da questo punto di vista, il mio professore aveva ragione? Sì, ma anche no. Ci sono situazioni in cui non puoi impedire alla mente di ascoltare musica. Capita, ad esempio, se leggi di determinati luoghi che hai visitato. Magari in un solitario viaggio in auto, mentre dal finestrino vedi scorrere le montagne o il paesaggio brullo. Capita anche se viaggi in quei luoghi in compagnia, in auto con amici o parenti, mentre, in un clima allegro e spensierato, fischietti proprio le note del tuo brano preferito. Ogni libro, saggio o romanzo, ha la sua precisa colonna sonora. Perchè le parole sono evocative, richiamano immagini e situazioni vissute. Lo sono anche per chi scrive, quando delinea il carattere del personaggio che sta presentando, magari per conferire maggior incisività e credibilità alle sue azioni. Tami, in Luna senza Inverno, ha una sua colonna sonora. E quest’ultima non è soltanto legata all’indole indomita della giovane ragazza – se mi fosse servito questo singolo aspetto, la scelta ideale sarebbe ricaduta sulla prima Alanis Morissette -: la musica degli U2 ha una sua ragione più ampia e sottile. La band di Dublino, con il suo sound trascinante in grado di colmare le grandi distanze, ruvido e melodico al tempo stesso, ricco di calde ballate ed elettronica d’avanguardia che unisce l’antico al moderno, mi è parsa la soluzione migliore per rispecchiare il carattere di Tami e, specialmente, l’ambiente in cui si muove. In Luna senza Inverno lo spazio, libero e vasto, è al servizio della narrazione. I brani, come l’iniziale I Still Haven’t Found What I’m Looking For, riescono a sottolineare lo stato d’animo, soggetto a repentini cambi d’umore, e le situazioni particolari vissute dalla giovane meticcia. Soffermandoti sul testo di questa canzone, e leggendo le pagine del romanzo in cui essa compare, credo, sarai d’accordo con me:
Ho scalato la montagna più alta. Ho corso attraverso i campi. Solo per stare con te. Solo per stare con te. Ho corso, ho strisciato. Ho scalato questi muri della città. Questi muri della città. Solo per stare con te. Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando. Ho parlato la lingua degli angeli. Ho tenuto per mano un diavolo. Era calda nella notte. Io ero freddo come una pietra. Credo nel regno che verrà. E allora tutti i colori sfumeranno in uno. Sfumeranno in uno. Beh, sì, sto ancora correndo.
Disseminate nel libro, figlie delle scelte di Tami e di quanto il destino ha deciso di farle vivere, troverai anche altre canzoni da ascoltare con lei. Chissà quale sarà la tua…
Autore testi: Keypaxx © Copyright per questo testo dal 2015. Tutti i diritti riservati.
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