Abito in una casa di collina e userò la macchina tre volte al mese…

spacey_agosto

E anche per quest’anno è arrivato il momento di staccare la cosiddetta spina. La conclusione della seconda stagione di Cora coincide con il periodo più “bollente” del 2013. Prima di lei, considerando il momento che va dall’estate scorsa a questa, hai potuto leggere l’esordio di Lakota – che ha caratterizzato l’autunno del 2012 -, quindi il ritorno di Al & Bo – di cui, ti ricordo, è sempre disponibile la versione inedita in brossura e in eBook e attende solo te -, la sesta stagione (una tra le più longeve del blog) de il Clown. Scrivo per molti motivi differenti, alcuni noti e alcuni no, tuttavia uno dei motivi più importanti è proprio di offrirti sempre nuovi racconti con personaggi che provengono da dentro di me. Conservano le mie paure, le mie speranze, i miei sogni. Sono però sentimenti ed esperienze comuni alle tue; quante volte hai provato delle forti sensazioni di immedesimazione con la storia mentre leggevi? quante volte hai rivisto situazioni che somigliano al tuo stesso quotidiano? magari avrai anche trattenuto una lacrima (a me capita, quando scrivo), oppure avrai lasciato andare una bella risata liberatoria (mi succede anche questo), oppure avrai considerato una certa situazione come il desiderio di riprovare quel sogno tenuto dentro il cassetto. Credo, se sei una persona sensibile come sono sicuro tu sia, leggendo avrai avvertito qualche emozione muoversi dentro di te. Magari solo per un attimo, magari un po’ più a lungo. Se invece l’indifferenza è stato il risultato della lettura, beh, suppongo tu non stia nemmeno leggendo queste righe. E avresti ragione. Però, se sei ancora qui, significa che almeno per un singolo minuscolo istante hai provato qualcosa. Non me ne accollo certo il merito io, ci mancherebbe. Il merito è tutto tuo. Tu che hai lasciato affluire le parole. Hai dato loro il tempo di farsi ascoltare per quei tre o quattro minuti che richiede la lettura di un singolo post. Digitavi sulla tastiera e dovevi fare in fretta; perchè qualcuno ti stava già chiamando, o perchè dovevi metterti a preparare la cena, o perchè la tua pausa stava per concludersi e dovevi muoverti a riprendere il lavoro in ufficio. Sia come sia, tanto sapevi di ritrovarle qui, le parole. Dopotutto erano soltanto una breve piccola parentesi nell’ordine caotico della tua giornata. Ore del giorno, talvolta persino della notte, già traboccanti di parole. Centinaia, migliaia, decine di migliaia da chi ti sta intorno, sul mezzo per tornare a casa, davanti al televisore acceso su un programma che non ti piace. Chi mai ha il bisogno di stare ad ascoltarne altre? Cosa potranno dire di nuovo, che già non hai sentito? meglio loggarsi dentro un social network; ce ne sono talmente tanti… e tutti ormai sono lì dentro, con un sacco di immagini divertenti, parecchi nuovi giochini da esplorare, link che rimandano a qualche sito con la barzelletta del giorno, o al nuovo scandalo tra i vip, o alla ennesima figuraccia di quel ridicolo politico. Hai soltanto l’imbarazzo della scelta. Nessuno mai potrà giudicare come intendi spendere il tuo tempo. In fondo ti è sufficiente cliccare un “mi piace” per toglierti l’onerosa incombenza di esprimere un pensiero. Senza dover tirar fuori altre, lente, seccanti, noiose parole. Beh, almeno qui per un po’ non ce ne saranno. Perlomeno non postate. Saranno tutte dietro. Non le potrai vedere e nemmeno ascoltare. Dal mio eremo in collina dove scenderò, in questo periodo, poche volte al mese. Ma ci saranno. Per questo spazio – se deciderò di farlo ripartire con l’arrivo dell’autunno e in quel caso troverai delle piccole significative novità -, per il nuovo romanzo che sto coccolando pagina dopo pagina e che dovrebbe vedere luce nel 2014 – con protagonista un personaggio femminile tra i più completi e affascinanti che abbia mai scritto -. Se pensi di non avere tempo per leggere un libro, mi spiace dirtelo, ma non sono d’accordo; il tempo è questione di organizzazione (anche per me) – sono sufficienti dieci minuti a inizio o fine giornata per leggere persino un capitolo intero e terminare un libro anche in meno di un mese. Ci riesce chiunque. Anzi, provaci se ancora non lo hai fatto; ti stupirai di come, centellinando, possa rimanere più a lungo scolpito nella memoria -. Poi, quando digiterai sulla tastiera passando da queste parti – e ti capiterà di rubare altri tre o quattro minuti al tuo tempo per rileggere una o due righe che ricordavi vagamente -, non avere paura; permetti al tuo cuore di avere quel breve sussulto di un attimo, permetti a quella piccola lacrima di scendere, permetti a quella risata di farsi sentire. Se hai letto uno o entrambi i miei libri; scrivimelo. Posso promuovere le scrittura solo attraverso le tue parole; lascia un commento nello store dove hai comprato e ricopiamelo anche qui. Io lo leggerò e risponderò. Perchè anche una singola parola merita di essere letta e risposta. Perchè anche una sola parola è un breve attimo di vita.

Autore testi: Keypaxx © Copyright 2006-2013. Tutti i diritti riservati.
Immagini dal web © Copyright aventi diritto: “Kevin Spacey” sconosciuto.

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25 risposte a “Abito in una casa di collina e userò la macchina tre volte al mese…

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  2. Scrivere e leggere a mio avviso hanno un vero potere terapeutico, di riflessione e certo, fanno sentire, provare emozioni.
    A questo punto ti faccio mille in bocca al lupo per il tuo nuovo romanzo che sono certa sarà bellissimo e lo attenderò con ansia. Complimenti compagno di compleanno.

  3. Concordo in pieno con il tuo bellissimo articolo caro Pax… per un buon libro c’è sempre tempo, è un’esperienza che arricchisce l’anima e aiuta a crescere. Buone vacanze e a presto… io aspetto con ansia di rileggerti ♥

  4. Passare qui e limitarsi a cliccare un semplice “mi piace” a mio parere non si deve fare
    Per diversi motivi sono in arretrato con la lettura di quanto hai scritto ma non intendo tralasciare niente e apppena possibile leggero’ quello che ho lasciato in sospeso. Mi piace molto come scrivi, sai essere coinvolgente e tanto altro. Nel frattempo ti auguro una “buona staccata di spina” 🙂
    Ciao Pat

  5. Ciao Key
    Il tuo post fa parte del tuo narrare. E’ come se stessi già leggendo uno tuo scritto al quale darai seguito. A me piace questo contenuto…più personale…più diretto…Non hai mai scritto un’autobiografia? Anche se i tuoi personaggi hanno sempre qualcosa di te, ma io trovo “te” nelle parole che ho appena letto.
    E mi sento coinvolta.
    Buon riposo!!

    ps. Il blog di wordpress è fermo. Ho pubblicato solo su blogspot (sempre in pausa)

  6. Eccomi Key… mi scuso per la mia mancanza … ma con il caldo non riesco
    a stare al pc…. e poi ho beccato pure un virus… mannaggia….
    buone vancanze e in bocca al lupo per il tuo romanzo.. che sarà bellissimo….
    ti lascio un sorriso luminoso ^__^

  7. Anch’io recentemente un pò latitante
    o di passaggio, sempre troppo veloce…
    ma non ho perso del Tutto la strada
    e chissà, se il tempo me lo permette
    in autunno ci ritroviamo..
    Ti auguro, un dolce, riposante e
    lieto proseguo di vacanze..
    Un sorriso Key…
    Michelle

  8. ciao amico mio,
    scusa l’assenza. Come te ho staccato la spina e ho voluto togliermi un poco dal mondo. nel frattempo, come avrai potuto forse notare dal mio blog, ho perso una cara amica e questo mi ha distratta da qualsiasi possibilità di frequentare altri spazi, il tuo compreso.
    Rieccomi ora… spero la tua estate ed il sole ti possano scaldare i pensieri.
    Un abbraccio
    Joh

  9. scrittore mio preferito, sai che non potrei mai stare troppo tempo senza leggerti!!! con i tuoi scritti mi fai vivere sempre splendide emozioni e i tuoi libri li ho sempre sul mio comodino, il solo vederne la copertina mi regala un sorriso di fine giornata, quando vado a riposare!
    ora io vado a leggermi gli episodi di Cora e intanto ti auguro una felice vacanza, che sia foriera di tante bellissime idee che qui ritroveremo con immenso piacere 🙂
    un forte abbraccio, carissimo ❤
    ^————–^

  10. Sono tornata da qualche giorno, per me l’estate è stata molto serena e le vacanze tranquille, le trascorro nello stesso villaggio di Bibione da 26 anni.
    Mi piace ritrovare la gente che conosco, vedere i ragazzini cresciuti.
    Quanto siamo cambiati tutti in questi anni, ognuno nella sua città e con i suoi problemi. E’ bello ritrovarsi e parlarsi.
    Spero che ritroverò anche te qui, per rubare ancora emozioni e sogni, per vivere il mio tempo nel silenzio di una pagina leggendo i racconti di un amico lontano che attraggono e regalano sensazioni che fanno bene all’anima.
    Buon fine settimana ^_^

  11. Come giustamente hai scritto, le parole sono un sorriso.Mi piace quest’idea.Un sorriso anche a te, per quest’estate che sta finendo.Confesso non solo di aver difficoltà a leggere, ma anche a scrivere: tutta colpa delle fotografia. 😦 i miei occhi hanno sempre problemi.Sereno fine settimana!

  12. Ciao alieno famelico. non cliccherò “mi piace”, anche se a volte l’ho fatto e non l’ho trovato così scandaloso. Perché a volte un racconto ti piace senza sapere bene il perché, ci provi ma non ti vengono le parole per descriverlo; quelle no perché sono esagerate, queste nemmeno perché non rendono bene l’idea, queste altre neppure perché sono ridicole. E allora? Metto il famigerato “mi piace” perché, anche se non so come dirlo, questo racconto mi piace.
    Fatti vivo, ti aspettiamo

    P.S. Dimenticavo, questo post mi piace, anzi è uno dei migliori che tu abbia mai scritto.

    • Mi piace perché parla di te così come sei, senza tanti fronzoli, che a te non sono congeniali, lo sappiamo io e te. E mostra quello che hai dentro, in parte, ma bisogna saper leggere fra le righe, righe che tu riempi di parole….parole….parole. Quasi a volerti proteggere.
      Paxxino, forse sarà colpa del periodo balordo che stiamo attraversando, ma c’è penuria di tutto, anche di affetto e di simpatia e voglia di comunicare. E invece sono proprio questi i momenti in cui bisogna stringerci l’uno all’altro, stare più vicini….
      Paxxino, forza e coraggio!

  13. Io leggo giusto 10-20 minuti al giorno, adesso ne devo cercare uno, vedrò cosa trovo che mi ispira, i tui li ho già letti e mi sono piaciuti.
    Buona vacanza Key, e aspetto il nuovo libro.
    Ciaoo e un *________^

    Magda

  14. Ti seguo sempre anche se non commento mai. Sono tante volte a corto di parole…..Ma prometto di metterci più impegno. Ho letto tutti e due i tuoi libri e sono bellissimi!!!! Aspetto con pazienza il prossimo libro!!!

  15. Ti conosco da pochissimo, non conoscevo il tuo rito dello staccare la spina.
    Credo sia indispensabile, ogni tanto, per ricaricarsi, far decantare le idee e i pensieri.
    I minuti per leggere si trovano sempre, come giustamente dici tu, andrò piano piano alla scoperta dei tuoi scritti… sarà come conoscerti un po’ di più ogni volta.

  16. Hai ragione, il tempo per leggere c’è sempre, manca solo la voglia di farlo. Io vado a periodi. Magari a volte faccio fatica a iniziare un libro, ma poi non smetto sino alla fine. Diciamo che “l’appetito vien mangiando”, credo che sia un detto che calza a pennello anche per la lettura. Bacioni *_*

  17. ecco key, stasera sono riuscita nel mio intento, ritagliarmi tutto il tempo necessario per gustarmi le tue parole … ed è stato un ottimo tempo.

    sai, sin da piccolissima ho intessuto relazioni con tutti coloro che scrivevano le parole che passavano per i miei occhi … e devo dire che sono nate tante stupende amicizie

    ma poter avere un dialogo reale e non solo pensato e sognato è impagabile, grazie caro Alberto, amare i tuoi scritti, e potertelo dire sapendo che leggi e corrispondi è lo sviluppo che mai avrei pensato potesse accadere da bimba

    auguri per la tua prossima pubblicazione, sarà tra le mie mani appena disponibile, di questo ho certezza e curiosità …

    un sorriso
    anna

    vado da cora ….

  18. Un sorriso collettivo a tutti coloro che sono passati di qui, su questo post estivo.

    Ho letto tutti i commenti, parola per parola con attenzione, come sempre, e risponderò sui post successivi o precedenti a questo.
    La realtà dei blog, per quanto splendida sia stata e per quanto ancora continui ad esserlo, è una realtà ormai per pochi intimi – meglio pochi ma buoni, cita un vecchio adagio, e sono certo sia così, come le vostre parole dimostrano – evidenziata dal calo, vertiginoso, del numero dei commentatori (siamo quasi, osservando il mio blog, a due terzi in meno rispetto a un post analogo della scorsa estate; numericamente parlando, una Caporetto elettronica).
    Non tornerò ad analizzarne le motivazioni, di cui ho già scritto sopra; è però un dato di fatto che il desiderio di ascoltare sia di molto ridotto. Si vuole solo parlare, oggi, non importa se qualcuno ti ascolta; il bisogno, quasi ossessivo, di esternare è più forte e pressante di quello di sentire (apprendere).
    I risultati, trasferiti sulla società attuale, sono quelli che sono; non li commento io, ci pensa la cronaca.
    C’è sempre una maggiore tristezza, intorno.
    Lucio Dalla, in una sua intervista, testimoniava; “oggi tutti sembrano dei sopravvissuti, persino i ventenni…
    La voglia e la necessità di “esserci”, a ogni costo, non è la risposta.
    Ma solo una base di partenza ancora da sviluppare.
    Cito, nel titolo di questo articolo, un brano di Battiato; Giubbe Rosse.
    Un pezzo, significativo della canzone, dice:
    Abito in una casa di collina
    e userò la macchina tre volte al mese
    con 2000 lire di benzina
    scendo giù in paese (…)
    e le lucertole attraversano la strada
    com’è diverso e uguale
    il loro mondo dal mio.

    Buona vita.
    Ci rivediamo tra queste e le vostre colonne.

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