06/07/08: dal diario di Prot

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Il mio dottore mi credeva pazzo.
Non perchè gli parlassi di cose che un “normale” essere umano non dovrebbe sapere, e nemmeno perchè riuscivo a scuotere pazienti imbottiti di pillole semplicemente trattandoli come miei uguali.
Il vero motivo per cui Mark mi credeva pazzo era per la mia forma.
Ogni creatura vivente ha una sua forma tra le tre geometriche principali; il triangolo, il quadrato ed il cerchio.
I terrestri, secondo il giudizio di Mark, appartengono alla forma del quadrato.
Ogni lato è uguale all’altro, ogni lato coincide con quello di un altro quadrato, ogni lato si può facilmente identificare e… inquadrare.
Persino il tringolo, che ha un lato in meno ed è molto più spigoloso, ha la sua specifica funzionalità ed attitudine.
Ma ciò che Mark davvero temeva, ciò che non gli dava alcuna pace, era che io non appartenessi a nessuna delle due semplici forme base; il mio dottore sospettava che la mia forma fosse invece quella del cerchio.
E non sapeva come prendere l’esatta misura del mio lato.
Le singole facce di un quadrato e di un triangolo, le puoi immaginare come i muri di una casa, come le pareti di una cella. Da qualsiasi prospettiva le vedi, sai quello che stai vedendo.
Ma non in un cerchio.
Il cerchio non ha punti di riferimento, il cerchio è sfuggente, mostra quello che vuole mostrare e non quello che credi di osservare.
Esattamente come la vera forma dell’universo; sferica.
Io credo che gli esseri umani possano ambire ad essere un cerchio. Mark invece vedeva solo quadrati e triangoli.
Questa era la sostanziale differenza.
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Autore: Keypaxx © Copyright 2008. Tutti i diritti riservati.

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118 risposte a “06/07/08: dal diario di Prot

  1. I codici convenzionali rassicurano.
    Il riconoscere, dà sollievo, permette di conquistare un’oasi di familiarità col mondo.
    Perché spesso non sappiamo con certezza le ragioni di niente.
    Ciò che non si riesce a “vedere”, quindi, non si “riconosce”, destabilizza e fa perdere anche solo l’idea di quella familiarità…
    (o no…?)
    Una buona domenica, Key 🙂

  2. Siamo “serializzati” come fossimo dentro una catena di montaggio. Si deve pensare in un certo modo, si deve fare in un certo modo. Se esci un attimo dagli schemi ti puntano il dito contro. Magari ci fossero tante più sfere e meno quadrati e triangoli. Vivremmo molto meglio.
    Bravissimo, come sempre.

  3. normale? cosa vuol dire essere normale? chi ha messo dei parametri? chi giudica chi lo è è normale o è normale chi non giudica chi non lo è..mattinata difficile piena di domande ch non hanno risposte perchè l’uomo non può essere normalòe… pensiamo solo ch siamo fatti ad immagine e conoscenza di un qualcuno che manco conosciamo…

  4. Il punto di riferimento della sfera e del cerchio è il Centro…e l’uomo si dovrebbe dare da fare per recuperarlo. Se non altro acquisirebbe una visione a tutto tondo della Vita. Buona domenica key 🙂

  5. #1
    babelnaif

    I codici di appartenenza rassicurano. Scienza e medicina hanno bisogno di etichettare, perchè al di fuori delle etichette siamo individualità spiazzanti.
    Buona domenica a te.
    🙂

  6. “…tutti finiamo per dimenticare la nostra vera esistenza per cancellare le nostre individualità e stiamo appiccicati alle nostre maschere ignorando per sempre il nostro vero io.
    E se qualcuno ce lo fa notare, arriviamo a odiarlo, crediamo che sia pazzo o che voglia violare i nostri più riposti segreti.”

    K.

  7. Devo dire che Mark a volte mi stupisce come “collega”, dicono che la quadratura del cerchio non è mai stata fatta..ma cosa ha fatto allora Leonardo da Vinci nell’ Uomo di Vitruvio, se non la quadratura del cerchio mediandola attraverso la misura uomo?
    Prot, so che Mark è una persona speciale…ma bisogna applicarsi esistono anche le sfere, i coni , i cubi non solo quelle due figure di geometria piana: e l’Universo ne è pieni di questi esempi…

    Buon count down
    un abbraccio
    cri-kulkik

  8. A volte siamo talmente plasmabili da credere che in qualunque forma, o all’ interno di esse, si possa trovare un adattamento che ci sia congeniale ma, le “piegature” forzate a lungo andare rendono anchilosati… :))
    Buon inizio e ottimo proseguire di settimana, Alberto.
    Un abbraccio,
    Giulia.

  9. #17
    tunkulkik

    Credo che Mark tenda non soltanto ad inquadrare le persone, ma persino a limitare le figure geometriche. In fondo, pensiamoci bene, quando viene sperimentato un nuovo farmaco, è un farmaco individuale o viene creato a misura di collettività?
    Un sorriso.
    ^___^

  10. #18
    ventidiguerra

    Le forzature non portano mai da nessuna parte. Quantomeno, come scrivi tu, si rischia di rimanere “anchilosati” o, peggio, gli strappi muscolari.
    🙂
    Un abbraccio per te ed un sereno inizio di settimana, Giulia.

  11. #20
    monicamarghetti

    Le sfere sono delle figure che mi hanno sempre creato delle problematiche con la fisica, intesa come materia scolastica. E non ho mai capito dove sbagliavo le formule.. ci pensi?
    o___O
    Carissima pallina di sole giallo, un bacio abbracciato per te!
    *____*

  12. Complimenti vivissimi per la tua fervida fantasia! Mai e poi mai avrei supposto di paragonarmi ad una forma. Ma non è una questione solo e puramente geometrica. C’è della sostanza.. sta nella sfera!
    Bellissimo!

  13. E’ vero key, si è scatenata una vera campagna anti Io…che tempora che mores (che ribes…) ;P
    San Battiato? noooo…il suo centro di gravità permanente non mi convince poi tanto…il centro della sfera è impermanente, fluttuante, variabile, come la sfera…come me 😉
    Buon lunedì 🙂

  14. Credo che fare un profilo più o meno attinente al malato, se questi è malato, sia il lavoro degli psichiatri, ma l’interferenza della farmacologia credo che debba essere usata- qesto è quello che faccio io- solo nei casi di gravissime patologie, credo che fare occupare i malati sia a volte polto più efficiente che l’interferenza farmacologica. I miei pazienti scrivono, e a volte i loro racconti nascondono per l’occhio attento le loro fratture, i loro traumi, la scaturigine della malattia , così come nel disegno, o nel lavoro della creta, è così il mio lavoro archeologioco della malattia, e l’aiuto farmacologico è minimo. Peccato che molti miei colleghi non sono d’accordo…
    Comunque quello che dici è reale, il farmaco è sempre una molecola testata su un ceppo di “volontari”, e con l’andare del tempo ci si affida alle casistiche…il farmaco nuovo e sempre più incerto…ma quello vecchio ha sempre un sacco di controindicazioni ed effetti secondari, devo dire che per alcune patologie sono contaria al farmaco…forse quando saranno riusciti a mappare completamente il genoma alllora si potrà parlare di farmaci ad personam…
    Comunque scusa se ho parlato troppo è stato un po’ uno sfogo!
    Carissimo Prot un abbraccio
    e scusa.
    c-k

  15. Quadrati, triangoli con lati ben delineati e angoli di chiusura, penso che siano incontro di personalità, le sfere invece sono armoniosamente sempre un susseguirsi non hanno ne inizio ne fine ma un continuo…. spero mi sono fatta capire ahahahahah….
    un abbraccio alieno…

  16. #28
    tunkulkik

    Un farmaco è testato su un ceppo di volontari, per definire una linea standard su cui destinarlo.
    Anche la psichiatria stessa si basa su un ceppo di (in)volontari, da cui poi si sono evolute delle teorie. Naturalmente, in questo secondo caso, il corpo esterno che cerca di guarire (capire) o curare il malato, è una mente umana.
    Un abbraccio a te.

  17. Tre sole forme geometriche, però, sono decisamente insufficienti per popolare un Mondo…

    Attento Keypaxx, il tuo dottore presto pretenderà di prendere le impronte digitali dei tuoi piccoli cerchietti…!!!

    Mira

  18. Hai ragione è un gran bel lago. Figurati che è, quello dei due, più piccolo!
    La 3a foto mi piace tantissimo proprio perchè mi dà la sensazione di una gran bella scoperta…un po’ come quella che hai fatto tu!
    A presto
    Aicha

  19. eccomiiiiii!!!!

    ih ih ih sempre più latitante!!!
    mentre leggevo fin dall’inizio mi son detta io sono un cerchio… eh già, mostra quello che vuole mostrare…

    sorrisi esageratissimi!!!
    Annalisa!!!

  20. #41
    Opposite

    « Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l’argomento più il mistero aumenta »
    (Benoit Mandelbrot)
    🙂

  21. Il cerchio è il limite di un poligono di infiniti lati

    certamente è continuità ed armonia

    Farmaco ad personam? Se continuiamo a considerare i malati come portatori di una patologia o più patologie, senza considerarne la complessità psicofisica…ajvoglia a trattamenti che distruggono neuroni!
    Mi offro volontaria per il tentativo di diminuzione di molecole estranee. Offro lauta ricompensa in caso di miglioramento, e non parlo di successo.
    Grazie.
    d.

  22. #66
    xdanisx

    Il cerchio è armonia, esatto. E’ dinamismo e fluidità.
    Per i farmaci che posso scriverti, danis cara, per fortuna non ho l’onere delle case farmaceutiche. Che a furia di sterminare cavie ed esseri umani ne imbroccano anche.
    Un sorriso per te.
    ^____^

  23. Mi piace il cerchio,la forma morbida,le rotondità come il sole,la cellula,l’utero,la donna,il mondo,la vita infondo è un cerchio e l’amore pure.Come l’orizzonte che pare una linea dritta ,ma se guardi bene è dolcemente curva,si piega impercettibilmente armoniosamente
    Un sorriso tondo :))))

  24. Ognuno di noi è un cerchio formato da un numero infinitesimale di punti…ognuno di noi però è anche una forma completamente da una qualsiasi altra al mondo, forme uniche, irripetibili e per questo ognuno di noi è una perla rara nell’universo oltre che sulla terra!

    Ciao alienuccio….ogni tanto ritorno…baciottolo!!! ;*

  25. eccezionale e simpatico Prot!! gli voglio un gran bene!!!
    essendo stata molto brava in matematica e fisica ai tempi scolastici, amo le figure geometriche tra le quali il cerchio mi appare la figura più semplice che ci sia! forse troppo difficile per Mark!!??
    ho studiato anche che noi siamo dei microcosmi in un macrocosmo, non è così?! cmq sia.. è il mio credo, per cui curo i miei pazienti tenendo conto di ciò, senza alcun utilizzo di farmaci!! e con risultati positivi!
    vado a tuffarmi!!! sì.. sì.. in mare.. ma prima ti abbraccio!!! a presto…
    giuli

  26. #81
    giuli1

    Non so Prot, ma io in matematica e fisica ero una vera schiappa ai tempi di scuola..
    :-/
    Per Mark, probabilmente hai ragione; la facilità con cui una persona viene definita tale, non fa per lui.
    Buon tuffo, un abbraccio a te.
    ^___^

  27. Il cerchio è la mia forma preferita, simboleggia la perfezione.
    Il cerchio era la forma che gli antichi greci nn concepivano perchè nn si poteva (e nn si può) controllare.
    Il cerchio nn ha angoli, nn ha spigoli, per me rappresenta la dolcezza!

  28. Credo che la misura giusta sia il raggio. Il cerchio è in continuo movimento, e forse basterebbe muoversi con lui per tendere alla perfezione. Quasi come a rincorrerlo, a tutto tondo!
    L’infinito può spaventare, eppure mi affascina proprio perchè sfugge…

    ;-***

  29. #93
    Dreamt

    Ottima teoria, tigrotta. Ma il raggio rimane pur sempre una linea retta e definita, e quindi più vicina a Mark che a Prot..
    😉
    L’infinito ha un fascino… indefinibile, giustamente.
    ;***

  30. Profonda. Ci sarebbe molto da dire.Mark mi ricorda lo PsicoCoso che insisteva perché una paziente aveva sognato una casetta americana col giardinetto intorno e lui diceva che per forza doveva avere un porticato con colonne…:o) Opp

  31. #95
    Opposite

    Ahahah… direi che è quasi ilare.. perlomeno a chi sta dall’altra parte. Ma non oso immaginare la reazione del paziente, che si è visto costruire un porticato con colonne nella sua abitazione!
    😀

  32. Quanta carne al fuoco in questo post. Il tuo medico non è un gran che se dopo tanti anni non ha ancora capito che il concetto di “normalità” è semplicemente una convenzione. In realtà non esiste un solo essere umano che sia normale. Cercare di fermare, catalogare qualcosa che per sua stessa natura è mutevole come la vita direi che è cosa impossibile. E’ rassicurante, non è necessario pensare andiamo avanti per schemi ben precisi. Però capita talvolta che accadono eventi che minano queste certezze. Sono abbastanza sensibile sul discorso farmaci. Se non altro perchè ho vissuto con una persona che ne faceva abbondante uso. Ho sempre sognato che finalmente la medicina si accorgesse di una cosa basilare per chiunque abbia una persona malata.: che i farmaci non agiscono sempre allo stesso modo. Cosa cambia? Chi viene curato ovviamente. Quando se ne accorgeranno? Ci vorrà ancora del tempo, temo. Perdona il mio intervento fiume e un pò sconclusionato. Buona giornata.

  33. #111
    krishel

    Non mi sembra poi così sconclusionato, anzi. prendi in esame post e alcuni commenti in modo sensato. E l’analisi di quello che leggiamo è uno degli aspetti che più mi affascinano del mondo blogger.
    Benvenuta a te.
    ^____^

  34. C’è chi esce dalla massa, chi si distingue. Semplicemente perchè non si fa condizionare o influenzare. La diversità, in senso positivo, lascia perplessi chi ha uno schema e perciò non amplia il proprio orizzonte visivo.
    Una sfera è libertà, armonia, bellezza, indipendenza, creatività.

  35. Però! Prot ha una prospettiva bella di vedere l’umanità: un cerchio!
    Mark deve essere come tutti gli psicologi e psichiatri, deve riuscire a catalogare chi ha di fronte, per poterlo archiviare, metterlo in una scheda. Manipolarlo, capirlo.
    Bella introspezione del nostro protagonista, credo sia un punto di vista al di sopra delle parti, il suo. Magari, essendo Mark un quadrato, potrebbe catalogarlo a sua volta!

  36. #117
    Saryo

    Non credo che a Prot interessi schematizzare troppo quello che vede. Sia esso oggetto animato o inanimato. Il suo obiettivo è proprio quello di stare al di fuori degli schemi.
    🙂

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